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Riceviamo e pubblichiamo: “Ventotene. Stanno facendo di tutto per non farsi processare”.

Ventotene: stanno facendo di tutto per non farsi processare

Doveva entrare nel vivo con l’audizione delle prime e importanti prove testimoniali della pubblica accusa il processo davanti il nuovo giudice monocratico del Tribunale di Gaeta Carla Menichetti per la morte di Sara Panuccio e di Francesca Colonello, le due studentesse romane di 14 anni travolte mortalmente il 20 aprile 2010 da due metri cubi di tufo sulla spiaggia di Cala Rossano a Ventotene.
Il dibattimento, dopo una lunga concertazione tra il collegio difensivo e la dottoressa Menichetti, è stato rinviato, in via straordinaria, al prossimo 18 gennaio – le altre già calendarizzate sono state confermate per il 18 febbraio e 15 marzo 2013 – per il legittimo impedimento a parteciparvi di uno dei quattro imputati, l’ex sindaco di Ventotene, Vito Biondo, impossibilitato ad arrivare a Formia per la mancata partenza dalla seconda isola pontina di un aliscafo. Biondo ha inviato in Tribunale un fax per segnalare questo disguido e la dottoressa Menichetti per accertarlo ha dovuto effettuare le dovute verifiche presso la Capitaneria di Porto di Gaeta. Erano regolarmente presenti l’attuale sindaco di Ventotene Giuseppe Assenso, il responsabile dell’ufficio tecnico del comune, il geometra Pasquale Romano e del Genio Civile di Latina Luciano Pizzuti, tutti imputati – come Biondo – per concorso in omicidio colposo plurimo. Il rappresentante della pubblica accusa, il procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, oggi aveva convocato chi prestò i primi soccorsi sul luogo della tragedia, un medico del servizio 118, due ormeggiatori e tre Carabinieri e, tra questi, l’ex comandante del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia, il tenente Giuseppe Melis, che svolse le prime e difficili indagini. Oggi i legali della parte civili – gli avvocati Tauro, Pascucci e Capuzzi – avrebbero voluto formalizzare la richiesta per visionare in aula due filmati sullo stato dei luoghi realizzati precedentemente alla tragedia. Ad invocare giustizia e l’accertamento delle verità su questa immane tragedia sono stati i genitori delle due vittime di Morena, Bruno Panuccio e Maurizio Colonnello.

Fonte: H24 Notizie, Luna Notizie, Oggi Notizie, Latina 24 Ore, Il Messaggero, Studio 93

http: //ventotenenews. noblogs. org/post/2012/12/19/ventotene-stanno-facendo-di-tutto-per-non-farsi-processare/

Tra i commenti sul sito di Ventotene news blog è significativo quello di Elena:

Proprio bravi, gli adulti sono per noi giovani un modello eccezionale, ci negate il futuro in tutti i modi, disoccupazione, precariato, inquinamento ambientale ed anche la morte. E naturalmente usate tutti i trucchi e le bugie per non sentirsi in colpa e per non pagare anche quando sono omicidi colposi. Vergogna.
Ci avete ammazzato le nostre amiche, ma ora con la vostra prepotenza e la vostra impunità state ammazzando anche gli altri.
Ad ogni modo come ha detto Stefania per Sara e Francesca:
Tutti saremo lì, tenendoci per mano, un grande cerchio ad occhi chiusi per due fiori che mai appassiranno. Aspettiamo giustizia, aspettiamo che arriva uno squarcio di luce. Sul piatto della bilancia ci sarà il vostro desiderio alla vita.

Cosi quello di Vincenzo:

In via straordinaria per la prossima udienza del 18 gennaio, possiamo utilizzare come mezzo di trasporto un elicottero, anche organizzando una colletta in onore di Sara e Francesca.
Visto che a Ventotene c’è l’elisuperfice, la terraferma si può raggiungere anche via cielo.
Ma chissà quale sarà la nuova bugia di questi “coraggiosi” amministratori.