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“Quelli della Masseria…”, la chiamata ai killer dell’Alleanza di Secondigliano: schede telefoniche intestate a stranieri ed insospettabili

Quelli della Masseria…”, la chiamata ai killer dell’Alleanza di Secondigliano: schede telefoniche intestate a stranieri ed insospettabili

Di Antonio Mangione

Li chiamavano “quelli della masseria”, non per indicare persone dedite all’agricoltura ed alla campagna ma per indicare i killer della Masseria Cardone, roccaforte del clan Licciardi e costola dell’Alleanza di Secondigliano. Il riferimento è ai soggetti coinvolti nell’omicidio di Aldo Autuori.

Ritenuti gli autori materiali dell’omicidio ma sono indagati a piede libero mentre mandanti ed intermediari sono finti in carcere. E’ lo strano caso di Antonio Tesone o’ bastardo e Gennaro Trambarulo. Dall’ordinanza che ha portato all’arresto di 5 persone per il delitto di Aldo Autuori, sarebbero loro i due sicari presi in prestito dai clan Licciardi e Mallardoper eliminare l’imprenditore, che aveva fatto “lo scostumato”- come emerge da un’intercettazione – con i reggenti dei Pecoraro-Renna a Pontecagnano. Autuori, dopo un lungo periodo di detenzione, si era rimesso in affari nel settore dei trasporti su gomma ed aveva iniziato a pestare i piedi a Francesco Mogavero, riferimento sul territorio in quel campo. Quest’ultimo, anche attraverso i Cesarano di Castellammare, ha chiesto in prestito all’Alleanza di Secondigliano i sicari.

Il prossimo 23 maggio ci sarà il Riesame per i soggetti coinvolti. Nell’ordinanza emerge che i soggetti parlavano al telefono con schede intestate sia a stranieri (africani e persone dell’Est), che a persone insospettabili e incensurate vicino al clan per amicizia o questioni di parentela. Schede che poi venivano inserite in vari cellulari e poi distrutte. Ma gli inquirenti sono riusciti ad intercettare comunque i discorsi ed a ricostruire gli attimi prima e dopo l’agguato che è costato la vita all’imprenditore.

Il gip nell’ordinanza di custodia cautelare scrive: Posta la riconducibilità (sulla base dei risultati ottenuti dall’analisi dei tabulati telefonici sopracitati) dell’utenza in uso a “quello della masseria” e di tutte le utenze in qualche modo ricollegabili alla stessa alla zona e agli ambienti legati al clan MALLARDO, si appurava che: con il termine “la MASSERIA” si fa generalmente riferimento alla Masseria Cardone, nota come quartier generale della famiglia camorristica .dei LICCIARDI; un esponente di spicco della “MASSERIA CARDONE” risulta essere l’indagato TRAMBARULO Gennaro; TRAMBARULO Gennaro veniva indicato in più indagini condotte dalla DDA di Napoli come un killer dei MALLARDO, ai vertici di quella importante alleanza stipulata dai clan di camorra dei MALLARDO-LICCIARDI-CASALESI, chiamata convenzionalmente “gruppo misto”, con ai vertici PELLEGRINO Giuseppe, lo stesso TRAMBARULO Gennaro e DIANA Francesco. In questo quadro, il TRAMBARULO viene indicato come un killer che avrebbe partecipato a più gruppi di fuoco ed in diversi omicidi, per come è evincibile dalle misure coercitive emesse nei suoi confronti nel corso del tempo”. 

15 Maggio 2019

fonte:https://internapoli.it