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Processo breve, tutti i danni della prescrizione. Salvi colletti bianchi e criminali comuni. Sono a rischio 150.000 processi

La nuova proposta di legge sul processo breve, arrivata in aula alla Camera, non prevede più l’estinzione dei processi che durano oltre i limiti fissati, punto sul quale era stata aspra la polemica al momento dell’approvazione al Senato un anno fa.

Lo scontro si sposta però sull’articolo 4-bis: una modifica che abbrevia la prescrizione per gli incensurati, secondo le opposizioni una norma ad personam per mettere Silvio Berlusconi al riparo dai processi nei quali è imputato.

Il nuovo provvedimento dovrebbe prevedere la durata massima di tre anni in primo grado, due anni in appello e un anno e mezzo in Cassazione, quanto basta – contestano le opposizioni – per salvare il premier da due dei quattro processi più importanti: quello Mills e quello Mediaset. La nuova normativa che è si pensata per una sola persona, ma che dovrà per forza di cose essere applicata alla collettività, avrà tra le conseguenze immediate, oltre a salvare Berlusconi, anche quella di causare la prescrizione per migliaia di imputati tra i quali la maggior parte per rapina o violenza sessuale.

(Tratto da Rassegna.it)