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Presenza mafiosa a Gaeta e nel sud del Lazio

LETTERA APERTA AL NEOSINDACO DI GAETA:

ORA DALLE PAROLE PASSI AI FATTI ED ISTITUISCA SUBITO IL TAVOLO PERMANENTE DELLA SICUREZZA E CONTRO LA PRESENZA DELLE MAFIE SUL TERRITORIO

Abbiamo molto apprezzato il contenuto delle dichiarazioni da Lei rilasciate a “Il Tempo “ del 4 luglio u. s. laddove, invocando l’istituzione a Gaeta di una sede della Procura della Repubblica, evidenzia la necessità di “garantire una presenza forte di contrasto alla criminalità organizzata che, negli ultimi anni, si è insediata sul nostro territorio”.

Per la verità, non è competenza della Procura della Repubblica l’azione di contrasto della criminalità organizzata, perché, come Lei saprà, l’art. 416 bis del C. P. attribuisce tale competenza alla Direzione Distrettuale Antimafia.

Ma, a parte questa imprecisione, Lei ha dimostrato, comunque, una sensibilità tutta nuova a Gaeta e nel sud pontino di fronte ad un fenomeno, quello, appunto, della presenza criminale, che ha da tempo ha delle pesanti, negative ricadute sul piano economico, sociale, culturale ed anche politico.

Nessun imprenditore serio, infatti, va ad investire i suoi capitali “puliti “ in zone afflitte da una forte presenza mafiosa.

Il Suo grido di allarme acquista più valore se si tiene conto del fatto che si è alla vigilia del decollo di importanti opere pubbliche e private sul territorio, opere che sicuramente calamiteranno grossissimi investimenti di capitali, sulla cui “origine” è necessario sin d’ora fare chiarezza assoluta.

Noi, come potrà rilevare dal nostro sito web, da anni abbiamo richiamato l’attenzione di tutti su tale pericolo, ma, purtroppo, nel silenzio e l’indifferenza generali.

Come Lei saprà, la Commissione Parlamentare Antimafia sta per mettere all’ordine del giorno dei suoi lavori l’allarmante situazione esistente nelle province di Latina, Frosinone e sul litorale romano:

E’, questo, quindi, il momento più opportuno per richiedere a tale Commissione un’attenzione particolare su quanto è avvenuto a Gaeta, in tutto il sud pontino, oltreché nel cassinate, dove operano e sono presenti, per lo più, gli stessi personaggi e gli stessi clan.

E’ tutto il settore della compravendite immobiliari, del commercio, dei lavori pubblici, degli appalti e, soprattutto, dei subappalti, che va rivisitato con un’azione non solo investigativa rigorosa ma anche e, soprattutto, di verifica della funzionalità delle istituzioni preposte.

Da tempo questa Associazione sta denunciando l’assenza quasi completa di un’azione investigativa adeguata sul piano patrimoniale e delle movimentazioni finanziarie.

Come vede, la situazione è più complessa di quella che appare perché è inutile invocare l’istituzione di nuovi presidi dello Stato se poi questi non si mostrano in grado di promuovere una strategia adeguata di contrasto della criminalità organizzata.

Ecco perché noi riteniamo essenziale un’azione vigile di collaborazione, ma anche di verifiche continue del loro operato, con le forze dell’ordine e con la magistratura.

Ciò si può realizzare solamente con l’istituzione, su iniziativa e nella sede del Comune di Gaeta, di un TAVOLO PERMANENTE con la partecipazione di un Magistrato della Direzione Nazionale Antimafia, del Questore, dei Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, dei Sindaci del comprensorio, oltreché dei responsabili delle Associazioni effettivamente operanti sul territorio, quali sono la “A. Caponnetto” e “Libera”.

E’ quanto la scrivente Associazione Le chiede nuovamente, dopo la precedente “Lettera aperta” rimasta, ad oggi, senza riscontro.

Con viva cordialità

IL SEGRETARIO REGIONALE
Dr. Elvio Di Cesare