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PONTE A RISCHIO CROLLO, SI APRE A MONZA IL PROCESSO

NORDMILANO – Si è aperto a Monza il processo che dovrà stabilire se il ponte ciclo pedonale di viale Brianza a Cinisello (zona Auchan) che nel 2011 è stato chiuso per rischio di crollo. Lunedì, nella prima udienza al tribunale di Monza Anas e Impregilo hanno confermato che chiederanno i danni per lo scandalo che ha investito le aziende dopo la scoperta di errori nella costruzione da parte di un’azienda subappaltatrice. All’udienza preliminare si era costituito parte civile anche Gennaro Ciliberto, l’ex addetto alla sicurezza del cantiere che, con la sua denuncia, aveva fatto partire le indagini del pm Franca Macchia nel 2011 e che in seguito a quelle denunce, oggi è in regime di protezione a causa di presunte minacce e del rischio di attentati alla sua vita.

Non compare tra i costituiti parte civile, il Comune di Cinisello Balsamo. Il Comune aveva tentato questa strada per chiedere i danni di immagine causati dallo scandalo, ma per i giudici Cinisello Balsamo non sarebbe tra le parti lese. Secondo l’accusa la passerella è stata realizzata con saldature mal fatte che avrebbero addirittura potuto far crollare il manufatto, un ponte a tre rami con braci che complessivamente raggiungono quasi un chilometro di lunghezza. Una perizia tecnica fatta eseguire dalla Procura di Monza aveva evidenziato che i pezzi montati non erano idonei. “Agli operai sarebbe stato allora ordinato di riempire gli spazi vuoti con tondini di ferro prima di assemblarli e saldarli”, si legge. I 5 imputati, 4 addetti di una società napoletana e un funzionario di Impregilo, si sono sempre detti estranei alle accuse. Ora sono stati chiamati più di 50 testimoni per stabilire i fatti. Il processo è stato aggiornato al 26 gennaio 2015.