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Piano piano stiamo arrivando al cuore del problema: le commistioni in provincia di Latina fra mafie e pezzi della politica e delle istituzioni

PIANO PIANO STIAMO ARRIVANDO AL CUORE DEL PROBLEMA “MAFIE”: LE COLLUSIONI, SE NON LE COMMISTIONI, CON PEZZI IMPORTANTI DELLA POLITICA E DELLE ISTITUZIONI

Nel nostro lavoro quotidiano ci imbattiamo sempre con le collusioni, se non le commistioni, fra mafia e politica.

A Fondi queste sono emerse chiaramente, anche se è andata a finire come tutti sanno. A causa delle decisioni di un governo che si è rifiutato di sciogliere l’amministrazione comunale pur disponendo di montagne di prove raccolte dalle forze dell’ordine, dalla magistratura e dalla Prefettura di Latina all’epoca gestita da uno dei migliori Prefetti italiani qual’è il Dr. Bruno Frattasi.

Purtroppo in Italia succedono anche queste cose.

Ma noi non molleremo la presa e saremo sempre al fianco dei magistrati e degli investigatori onesti.

C’è troppa gente che siede sugli scranni dei Consigli comunali che è a giudizio, o quanto meno sospettata, per fatti di mafia.

Molti sono stati scoperti ed hanno i riflettori addosso.

Ma quanti ce ne sono ancora!

Con l’inchiesta della DDA di Napoli su Bencivenna e soci

stanno emergendo collegamenti finora ignoti.

Un pentito ha parlato di… ”sindaci amici”…

Noi, con riferimento soprattutto ai territori di Terracina, Fondi, Sperlonga, Gaeta, Itri ecc. , avevamo lanciato l’allarme da anni evidenziando la presenza massiccia di imprese casalesi, del casertano e della Campania in genere sulle quali si sarebbero dovuti accendere i riflettori già all’atto del loro insediamento sul nostro territorio.

Cosa che, purtroppo, non si è fatto, come non si sta ancora facendo, in taluni comuni, come, appunto, Terracina, Fondi, Sperlonga, Itri, Gaeta ecc. , tanto per limitarci alla provincia di Latina e per non andare nell’alto Lazio, a Tarquinia, Civitavecchia ecc, dove si stanno ripetendo le stesse situazioni. Forse, in verità, più inquietanti ancora, considerato il maggior volume di interessi e di possibili business su quel territorio.

Tanti comuni, troppi, hanno affidato lavori a ditte intestate o, comunque collegate con gente sospetta.

Ma guardiamo gli aspetti positivi.

Bravi, nelle inchieste che riguardano Bencivenna per il territorio pontino, gli investigatori del GICO di Roma, a cominciare dal Col. Piccinini.

A loro giungano le espressioni della nostra gratitudine e della nostra vicinanza.

Pur fra tante difficoltà determinate dalla venuta meno di strumenti materiali prima a disposizione delle polizie, dalle mutazioni che si sono date le varie mafie, oggi diventate finanziarie, e, non per ultima, dalla vergognosa cortina di omertà della maggior parte della gente che fa finta di non sentire e vedere e non collabora con magistrati ed investigatori, questi servitori dello Stato stanno operando bene.

Ora, però, le prove delle commistioni fra mafia e politica si stanno accumulando e bisogna cominciare a colpire più in alto, evitando di ripetere quelle indecorose archiviazioni tipo la… parte relativa al “voto di scambio” della “Formia Connection”.

Se, infatti, si fosse colpito allora come si doveva colpire, quanti guai avremmo evitato oggi che il dominio mafioso si è esteso e consolidato…

Se fossimo stato in uno Stato di diritto non solo a parole, chi ha chiuso quei fascicoli, oggi, quanto meno, sarebbe a giudizio per rendere conto dei motivi per cui è stata decisa l’archiviazione.