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Perché il governo e il Ministro Alfano non rispondono mai alle interrogazioni parlamentari ??????????

Molte sono state le interrogazioni  parlamentari  presentate al Ministro Alfano, il tema era sempre sulle vivessitudini, la sofferenza dei testimoni di giustizia.
I casi erano diversi nella loro specifica, ma una cosa li accomuna e tristemente riscontriamo che in tutti i casi vi è  l’abbandono dei soggetti,  prima e dopo essersi visti riconosciuto lo status di Testimone di Giustizia.
La vera battaglia infatti in molti l’hanno vissuta subito dopo le denunce , lasciati soli , bersagli di criminali e corrotti e forti dell’isolamento che chi denuncia subisce hanno inflitto in loro delle  vere e proprie torture psicologiche e non sono mancati i casi in cui il Denunciate  e stato selvaggiamente picchiato.
Le minacce troppo spesso a volte restano sulla carta di quella denuncia che dopo poco viene archiviata.
Le mafie i criminali nel Tempo hanno capito che uccidere non serve più  ….l’importante
é far si che il Denunciate si attenda che in lui si inneschi quell’atroce pensiero fisso “chi me lo ha fatto fare”.
Se poi il teste non ritratta allora i criminali ben consigliati puntano a screditare il loro accusatore.
Molte le tattiche e i mezzi che questi criminali troppo spesso hanno usato nei confronti di cittadini per bene che hanno fatto il loro dovere….DENUNCIARE.
I fatti parlano chiaro, i numeri confermano che in Italia il popolo non denuncia, forse anche perché vi è  una legge lenta e talvolta “distratta”,fatta di errori che poi diventano orrori.
Il dramma chi chi denuncia quindi non può  essere ridotto ad una semplice analisi statistica che Il ministero dell’Interno pubblica ogni sei mesi.
Chi denuncia compie un vero atto di coraggio, amplificato ancor di più  in un paese dove troppo spesso  l’omerta’ è una regola del buon vivere tranquilli.
Dove dopo ventenni le verità  su molte stragi ancora non trovano sentenza.
Dove la legge non è  uguale per tutti.

Il calvario di chi denuncia quindi non finisce nel liberarsi di un aguzzino,  di un segreto,  o di aver visto o sentito.
Il calvario continua anche dopo, nella deportazione che subisce colui che dopo esser divenuto testimone di giustizia deve scappare dalla sua terra da i suoi affetti, dalla sua vita.
Una fuga interminabile fatta di paure, angosce , di umiliazioni e offese.
Ma come  se non bastasse poi c’ è il silenzio, quel silenzio del Ministro dell’interno persona preposta a dare risposte a chiarire i mille perché i testimoni di giustizia  debbano avere una sorte di sofferenza eterna .
Ma silenzio, solo silenzio……..quasi un volersi defilare,un atteggiamento di superiorità  e l’ indifferenza di chi dall’alto del suo ruolo guarda questi testimoni come dei problemi, gente “miserabile” che nel chiedere aiuto danno fastidio.
L’ennesimo appello al  Ministro Alfano “Risponda alle interrogazioni abbia l’umiltà di leggerle e dia u na risposta, almeno riusciremo a capire dove c’è  l’intimo di chi sono le responsabilità,poiché  la legge in questione che dovrebbe tutelare i testimoni di giustizia a vostro dire è  la  migliore di Europa.
Con la speranza che dopo le ferie il Ministro Alfano risponda ,noi vogliamo che il popolo onesto non abbandoni mai chi denuncia le mafie.

                                                                                                                                                                                             UN TESTIMONE DI GIUSTIZIA