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Perché dell’inchiesta “Formia Connection” non si sa più niente?Che fine hanno fatto le intercettazioni? La “zona grigia”

LA “ZONA GRIGIA”. SE NELLA LOTTA ALLA MAFIA SI CONTINUA A TENERE UN LIVELLO BASSO NON RISOLVEREMO MAI IL PROBLEMA. NON RIUSCIREMO MAI A CAPIRE LE RAGIONI PER LE QUALI SI E’ BUTTATO A MARE IL LAVORO DEGLI INVESTIGATORI PER QUANTO ATTIENE AL FILONE SUL “VOTO DI SCAMBIO” NELLA “FORMIA CONNECTION”.

NON C’E’ ALCUN PARLAMENTARE CHE INTENDA SOLLEVARE IL PROBLEMA IN PARLAMENTO E NELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA???

Non riusciremo mai a comprendere le ragioni per le quali non si è tenuto conto del lungo e lodevole lavoro degli investigatori per quanto attiene al filone del “voto di scambio” nella inchiesta “Formia Connection”.

Un atteggiamento che, mutatis mutandis, è emerso anche nelle “Damasco” di Fondi, la cui amministrazione non si è voluta, com’è noto, sciogliere per condizionamenti mafiosi.

Cosa c’è?

Molti anni fa si parlava con insistenza fra gli addetti ai lavori di un importante ruolo svolto in provincia di Latina – e non solo – dalla Massoneria. Alcuni degli investigatori di quel tempo sono ancora vivi, ma nessuno ne parla più.

Acqua passata, forse. Chissà!!!

Certo è che, malgrado l’impegno di taluni bravi investigatori, si continua a tenere un livello basso nella lotta contro la criminalità organizzata.

Si arrestano quelli del livello militare.

Non si vuole capire che se non si aggrediscono i livelli più alti, quello economico, dei professionisti collusi, dei politici collusi, dei cosiddetti “colletti bianchi”, insomma, di “Formia Connection”, di “Damasco”ecc. ecc. ne avremo tantissime, ma senza mai andare al nocciolo del problema.

Arresteremo sempre solamente i “manovali” non le “menti”.

L’“area grigia”.

Una subcultura levantina del pecunia non olet trasmessa agli abitanti del sud pontino dai pescatori pugliesi che prima e dopo l’Unità d’Italia venivano a pescare e risiedere nel Golfo di Gaeta, territorio-non dimentichiamolo-compreso nel regno delle due Sicilie.

Formia, Fondi, Gaeta, Minturno, Terracina, San Felice Circeo, per, poi, salire ancora, hanno, sotto certi aspetti, alcune caratteristiche comuni.

C’è un livello di… contiguità (fermiamoci a questo) fra soggetti della politica e delle istituzioni e individui sospettati di appartenenza alla criminalità organizzata che non riguarda solo un’area geografica, un comune. Lo sanno bene alcuni investigatori.

Se non si prosciuga lo stagno, si potranno arrestare centinaia di delinquenti, ma le mafie saranno sempre vive e vegete. I “piani alti”. A questi bisogna guardare e non limitarsi a quelli inferiori…

Non possiamo andare oltre, per ovvie ragioni.

Ma negli atti che riguardano redazioni di piani regolatori, varianti urbanistiche, appalti, subappalti, gare varie, rilascio di concessioni, autorizzazioni, ecc. ecc., troveremo spesso la “manina” che porta in una certa direzione.

Quando noi, non compresi anche da qualche amico, sosteniamo che non è più ora di parlare di sociologia, di storia delle mafie, dei clan e roba del genere, ma bisogna andare a fondo, scavare, indagare e DENUNCIARE (stando attenti anche ad individuare i canali giusti!), intendiamo proprio questo. E seguire l’iter delle denunce!

Se si vuole fare antimafia seria, vera, efficace, questo bisogna fare!!!

Questa è antimafia.