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Palermo: agguato di mafia in via D’Ossuna, ucciso il boss Giuseppe Dainotti.ALLA VIGILIA DELLLE COMMEMORAZIONI DEL 23 MAGGIO COSA NOSTRA TORNA A SPARARE.UN MESSAGGIO ALLO STATO ?

La Repubblica, Lunedì 22 maggio 2017

Palermo: agguato di mafia in via D’Ossuna, ucciso il boss Giuseppe Dainotti
Sarebbe stato affiancato da due killer, forse in moto, che gli avrebbero sparato alla testa

di ROMINA MARCECA e SALVO PALAZZOLO

Un agguato il giorno prima del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci. Giuseppe Dainotti, 57 anni, boss mafioso condannato all’ergastolo ma scarcerato nel 2014, è stato ucciso a colpi di pistola, in strada, a Palermo. Era in bicicletta in via D’Ossuna, nel popolare quartiere della Zisa. Sarebbe stato affiancato da due killer, forse in moto, che gli avrebbero sparato in testa. A chiamare la polizia sono stati alcuni residenti della zona che hanno sentito i colpi di arma da fuoco.

Sul posto gli agenti della polizia di Stato, la Scientifica e le unità cinofile. Il boss era uscito dal carcere nel 2014 fra le polemiche e l’allarme del questore. In quei mesi, le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo registravano  parecchia fibrillazione attorno al mandamento mafioso di Porta Nuova, la potente cosca del centro città. “Quello fa tragedie e va eliminato”, dicevano i mafiosi, poi arrestati nel corso di un blitz che ha fermato una serie di omicidi. Ma la condanna a morte di Dainotti, storico esponente di Cosa nostra, già braccio destro del capomafia della Cupola Salvatore Cancemi alla fine è stata eseguita dai killer.