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Orrore! Ma quando l’Italia potrà mai più salvarsi ? Se le accuse dovessero essere confermate,ci troveremmo di fronte ad un ennesimo orrido episodio

 

Cinque misure cautelari. Due le gare sospette per un valore di circa 1,6 milioni euro. Favorita un’ impresa vicina al clan Zagaria

di DARIO DEL PORTO

 

Appalti truccati a favore dei Casalesi, arrestati funzionari della Tangenziale di Napoli. Indagato ex ad

Appalti per la manutenzione della tangenziale di Napoli, scattano cinque ordinanze di custodia cautelare su richiesta del pool anticamorra. Nel mirino dei carabinieri del Ros e del Noe di Caserta, opere per l’importo complessivo di 1,6 milioni di euro.

Sotto inchiesta ci sono due funzionari della Tangenziale che, secondo l’accusa, avrebbero agito “fraudolentemente nella formazione degli atti di gara al fine di favorire l’impresa edile Cogepi srl”. Le indagini, condotte dal Pm Catello Maresca, configurano i reati di turbativa libertà degli incanti e intestazione fittizia di beni.

Anche l’ex amministratore delegato della società Tangenziale di Napoli Spa Agostino Chisari risulta indagato, ma solo per abuso di ufficio, senza aggravanti. Nei suoi confronti non è stato chiesto alcun provvedimento restrittivo. Chisari aveva anche presentato un esposto  sull’inserimento della ditta ritenuta vicina al clan dei Casalesi e inserita nella lista di ditte “sicure”.

Il Ros ha eseguito il sequestro preventivo delle quote della Cogepi per un valore complessivo di 700 mila euro.

Due anni fa un primo filone investigativo aveva portato all’arresto di 6 persone e al sequestro di beni nei confronti di un presunto esponente del gruppo camorristico Zagaria legato al clan dei Casalesi.

Una misura cautelare in carcere è stata notificata in un istituto di pena ad Antonio Piccolo, titolare di fatto della Cogepi, già arrestato nel 2015 e considerato dagli investigatori legato al gruppo Zagaria dei Casalesi.

La società era stata costituita nel 2013, per gli inquirenti intestandola fittiziamente ai figli di Piccolo, destinatari ora di un provvedimento restrittivo con il beneficio dei domiciliari, così come i domiciliari (con l’esclusione dell’aggravante mafiosa) sono stati riconosciuti a due funzionari della Tangenziale di Napoli, Francesco Caprio e Paola Ciccarini, che

avrebbero inserito la ditta in un elenco di imprese ritenute affidabili. Tutti gli indagati potranno replicare alle accuse nei successivi passaggi del procedimento.

Proprio sul versante dell’accertamento patrimoniale e sui legami con la camorra si è concentrata l’attenzione degli uomini del Ros, guidati dal tenente colonnello Gianluca Piasentin, mentre il Noe, guidato dal colonnello Ferdinando Maisto, ha indagato sulla turbata libertà di incanti.