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Operazione dei Carabinieri in provincia di Frosinone

”Vendela”, nome di una rosa, era la parola in codice usata per ordinare la droga, hashish e cocaina, proveniente dal napoletano e destinata al mercato del nord Ciociaria, anche a clienti giovani. E’ quanto hanno ricostruito, dopo circa dieci mesi di indagini, i carabinieri della Compagnia di Anagni, coordinati dal capitano Aldo Iorio, convinti di aver scoperto il canale di transito e di collegamento. E’ di nove arresti e 21 perquisizioni nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti il bilancio dell’operazione dei militari scattata ieri alle prime luci dell’alba ed eseguita, contemporaneamente, a Ferentino, Anagni, Paliano e Patrica, ma anche a Napoli (quartiere Barra) e Torre Annunziata. Sono stati impiegati un centinaio di carabinieri, unità cinofile e un elicottero del Nucleo di Patrica di Mare. L’indagine, scattata a settembre del 2008 a seguito dell’arresto di due anagnini e coordinata dal Pm della Procura di Frosinone Adolfo Coletta, è stata poi condotta anche attraverso intercettazioni telefoniche, pedinamenti e servizi di osservazione. Nove le persone tratte in arresto ieri mattina, sei ciociari e tre campani, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip. Sei sono finiti in carcere, E.C., 41 anni, N.C. e R.S., entrambi di 27 anni (i primi due di Napoli, il terzo di Torre Annunziata), A.T. e A.C., rispettivamente di 37 e 34 anni e di Anagni, L.T., 31 anni, originario di Anagni e di fatto domiciliato a Ferentino. Per altri tre anagnini, invece, A.A., 22 anni, S.T., di 20, e D.D., di 21 (quest’ultimo residente a Ferentino), sono stati disposti i domiciliari. Le accuse vanno, a vario titolo, dalla detenzione di stupefacenti al concorso in spaccio aggravato continuato. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la droga arrivava dal napoletano. Esercenti della Campania che gestiscono attività ad Anagni, una volta raccolte le ordinazioni dai ”clienti” locali, si sarebbero approvvigionati dello stupefacente presso fornitori della stessa regione. La sostanza veniva così trasportata nell’area nord della Ciociaria e quindi, secondo le accuse, immessa sul mercato. Dalle indagini, inoltre, è emerso che veniva pagata attraverso assegni o vaglia postali. Tra gli arrestati anche un fioraio. Nell’ambito della stessa inchiesta, nel corso delle indagini preliminari, altre 11 persone sono state denunciate a piede libero e 5 arrestate in flagranza. Sono stati, inoltre, sequestrati 500 grami di droga: sarebbero state riscontrate 295 cessioni di stupefacente. Alcuni degli arrestati sono assistiti dall’avvocato Raffaele Maietta. Ora toccherà al Gip eseguire gli interrogatori.
Stefano De angelis

(Tratto da Il Messaggero)