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Notizie dalla Casa della Legalità e della Cultura di Genova

‘Ndrangheta: tra gli arrestati anche ex Assessore Izzi

Roma, 6 lug – E’ durata due anni l’inchiesta dei pm De Martino e Curcio dedicata alle infiltrazioni ‘ndranghetiste nel comune di Fondi e in particolare nel mercato ortofrutticolo Mop, uno dei piu’ importanti del mondo per scambio di prodotti agroalimentari. Gli inquirenti hanno lavorato sull’insediamento della cosca detta ‘la minore’ del reggino, facente capo alla famiglia Tripodo. Dopo la morte del capostipite i fratelli Venanzio e Carmelo Tripodo si sono trasferiti nella zona di Fondi reinvestendo profitti illeciti nel mercato ortofrutticolo. I carabinieri di Latina hanno dimostrato forti collusioni con i funzinoari del comune di Fondi sia per la gestione del Mop sia per l’affidamento di appalti nella gestione di servizi funebri, traslochi, pulizie. In particolare e’ stato arrestato l’ex assessore comunale ai lavori pubblici Riccardo Izzi (Pdl), dimessosi il 13 febbraio 2008…

Izzi, all’epoca primo degli eletti, avrebbe facilitato la famiglia Tripodo ottenendo in cambio soldi e finanziamenti per le elezioni.

Nel filone legato alla corruzione del comune di Fondi, sono stati arrestati anche il comandante dei vigili urbani, Dario Leone e il suo vice Pietro Mimmo, insieme al dirigente del settore bilancio e finanze Tommassina Giannino e il titolare dei lavori pubblici Gianfranco Marionni. Molti anche i provvedimenti legati alle proprieta’ mobiliari e immobiliari della famiglia Tripodo e di quella di Peppe Franco, che gestiva la maggior parte delle attivita’ commerciali ortofrutticole sostenute dagli stessi Tripodo. I sequestri di terreni (quasi tutti aranceti) e appartamenti nel comune di Fondi hanno un valore complessivo di 5 milioni di euro. Mentre contemporaneamente sono state sequestrate quote delle societa’ Lazio Net Service, Tripos multiservizi, Euro Dis Giada, Fratelli Peppe e Eurofrutta Peppe. Queste ultime tre sono appunto le societa’ ortofrutticole sostenute dal clan ‘ndranghetistico all’interno del Mop, in alternativa ad una serie di attivita’ commerciali via via escluse dal mercato. Proprio dalle minacce e dai piccoli attentati (automobili bruciate o incendi nelle sedi commerciali) sono partite le prime denunce che hanno dato via all’inchiesta. I reati contestati vanno dall’associazione mafiosa all’abuso d’ufficio fino alla corruzione aggravata. Gli arresti sono stati 12, piu’ 5 ordinanze di custodia ai domiciliari.