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Non lo fanno le istituzioni, ma lo fanno gli esponenti della Federazione della Sinistra. Intitolata una piazza di Latina a Peppino Impastato. Bravi!

La città che non ricorda

E’ passato un altro giorno senza ricordo. Dopo che l’ennesimo  25 aprile latinense è trascorso nell’oblio della memoria, è stata la volta del 9 maggio. Ma cosa sarà mai successo il 9 maggio di così importante da doverlo ricordare? Nulla di bello sicuramente. Il 9 maggio del’78 venivano assassinati Aldo Moro e Peppino Impastato, al primo, statista, verranno intitolate strade e piazze; al secondo, oscuro Demoproletario combattente per la liberazione dalla mafia, verrà cucita addosso l’etichetta di terrorista. Dopo vent’anni Peppino Impastato verrà riabilitato nelle aule dei tribunali, grazie alle testimonianze dei pentiti di mafia ed ai suoi compagni di lotta, ed in molte città d’Italia si inizieranno ad intitolare piazze in suo ricordo. Ci abbiamo provato anche a Latina: le ex autolinee, unico posto centrale senza ancora un nome. Abbiamo raccolto le firme come prevede la legge ed il regolamento comunale e la commissione toponomastica, prima della caduta di Zaccheo, aveva dato anche l’ok. A quanto ci risulta ci ha riprovato anche il Commissario Nardone, uomo di legalità, ma neanche a lui è riuscita “l’impresa” di ricordare il piccolo eroe. Qualcuno in quel posto vuole metterci piazza Almirante. Certo la targa dovrà essere lunga per riportare tutte le cose per cui si è contraddistinto Almirante: da una firma sotto un ordine di fucilazione all’appoggio delle leggi razziali, durante il fascismo, all’adesione ai FAR nel dopoguerra, senza dimenticare l’assalto agli studenti a Valle Giulia, o che dire della sua situazione del processo sulla strage di Peteano? Ma se questo te lo aspetti dalla destra revisionista, forse, la sinistra doveva contraddistinguersi, dare un segnale. Non lo ha fatto il 25 aprile, e molto probabilmente non lo farà neanche più, per chi si vuole accreditare a destra non è bello parlare dei valori della resistenza. Non lo ha fatto il 9 maggio. Gli attivisti di Sinistra per Latina lo hanno fatto il 25 aprile, coprendo le infami scritte apparse sui muri di latina inneggianti al fascismo, e il 9 maggio, intitolando le ex autolinee con uno striscione a Peppino, e lo rifaranno ogni 9 maggio ed ogni 25 aprile perché non vogliono che i nostri giovani dimentichino. Una società senza memoria è una sociètà senza futuro e noi il nostro diritto al futuro lo difenderemo, per i nostri figli, per i giovani, per questo paese. Quello che vorremmo sapere è da che parte sta “l’altra” sinistra, quella dalla memoria corta e che ripercorre le stesse strade della destra. Durante un discorso Ernesto Che Guevara disse: “E’ meglio un somozista (quella Somoza era una famiglia resasi colpevole di diversi sanguinari colpi di stato in america latina)  che un moderato di sinistra”!!!. A quella sinistra moderata e smemorata vorrei ricordare che Ernesto Che Guevara non era una maglietta o una bandiera da indossare e sventolare ad ogni manifestazione e poi rimettere nel cassetto, ma un uomo che, come Peppino, è morto combattendo per quello in cui credeva. E’ morto come Peppino per dare un futuro a questa umanità.


Sergio Sciaudone

Candidato Sindaco Sinistra per Latina