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Non ci servono persone che vogliano usare l’Associazione Caponnetto per finalità che non siano ESCLUSIVAMENTE quella della lotta ai mafiosi

IN UN’ASSOCIAZIONE COME LA CAPONNETTO C’E’ BISOGNO DI UNA CONTINUA ED ESTREMA ATTIVITA’ DI VIGILANZA AD EVITARNE UN USO CHE ESULI DALLE SUE FINALITA’
Sin da quando siamo nati, quindici anni fa, ci siamo visti costretti a difenderci con i denti dai continui tentativi di soggetti che si avvicinavano a noi per tentare di strumentalizzarci a fini politici o speculativi.
Ci siamo visti costretti ad allontanarne decine.
“Dobbiamo tenere sempre un controllo di ferro”, ci diceva qualche soggetto politico, mentre qualche altro ci invitava a “presentare… progetti” al fine di ottenere soldi dalle istituzioni, soldi per i corsi nelle scuole, gestione di beni confiscati e quant’altro con cui ci si potesse guadagnare, fare business.
Come se fosse, quello nostro, un “mestiere”, un mestiere per un gruppo di affaristi impegnati ad utilizzare un fine nobile per uno ignobile.
Qualche altro ancora ci chiedeva di stipulare “convenzioni “con i comuni per farsi concedere gratis dei locali per fare chissà che cosa.
Mentre altri ancora si avvicinavano a noi per ottenere qualche incarico legale.
“Non dobbiamo isolarci e dobbiamo fare in modo di crearci alleanze che portino benefici all’Associazione”.
Benefici? Quali benefici? Che tipo di benefici?
L’Associazione Caponnetto non è stata creata per trarre dei… “benefici”, come costoro proponevano…
Anzi, tutto il contrario!!!
Chi ci vuole stare, DEVE convincersi del fatto che l’Associazione Caponnetto è stata creata nè per finalità politiche nè speculative.
Nè essa va intesa come un palcoscenico per persone ambiziose il cui obiettivo è ben altro da quello della lotta alle mafie.
Lotta alle mafie che significa:
niente chiacchiere, occhi ed orecchie sempre spalancati, capacità di “leggere” le cose, richiesta di “visure camerali” su tutte le imprese sulle quali si nutrono sospetti, INDAGINE, DENUNCIA E PROPOSTA.
Le tre parole magiche dell’Associazione Caponnetto.
Essa è UNICAMENTE un’Associazione antimafia e non un circolo dei partito o della carità e non consente a chicchessia, ma proprio a chicchessia, nemmeno di pensare di poterla usare per scopi che non siano esclusivamente quelli della lotta ai mafiosi.
Lotta non a chiacchiere, ma con i fatti, con le indagini, le denunce, nomi e cognomi, instaurando rapporti di collaborazione strettissima con quei magistrati e quegli esponenti delle forze dell’ordine che sono sicurissimamente fedeli al giuramento di fedeltà da loro fatto allo Stato di diritto.
Anche qua bisogna stare attenti perché si può dare il caso che anche là si possono trovare dei traditori, delle talpe.
Ecco perché noi siamo contrari acché qualcuno dei nostri segua strade autonome non sapendo i rischi che corre.
Tutto, ma proprio tutto, va fatto tramite l’Associazione, la quale sa dove andare a mettere le mani e a chi rivolgersi, a quale magistrato, a quale ufficiale o sottufficiale o dirigente delle forze dell’ordine.
Fare antimafia non significa vendere noccioline ed occorrono gente SERIA in primis e non quacquaracqua, persone convinte e libere da schemi politici e che non tentino di usare l’Associazione come strumento di azione politica, persone disposte anche a rimetterci economicamente, come capita ad alcuni di noi, e non a specularci o, comunque, tentare di specularci.
Noi queste persone non le vogliamo; vadano in altri luoghi dove trovano terreno fertile.
Noi siamo un gruppo di combattimento che combatte in prima linea, tutti uniti, non ognuno per conto proprio e sparpagliati ed ogni azione, anche la meno incisiva, va concordata con tutti.
Il senso dell’organizzazione.
Non ci servono né opportunisti, né persone che hanno paura, nè speculatori o traditori, né persone, insomma, che vogliono servirsi dell’Associazione e non servirla.