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Nella serata del Jambo il presunto prestanome di Zagaria trattato come Padre Pio. La replica di Dino Piacenti: “Ho letto un testo scritto, passatomi dall’organizzazione.” Ma l’amministratore giudiziario…

Nella serata del Jambo il presunto prestanome di Zagaria trattato come Padre Pio. La replica di Dino Piacenti: “Ho letto un testo scritto, passatomi dall’organizzazione.” Ma l’amministratore giudiziario…

Un caso destinato ancora a far discutere

TRENTOLA DUCENTA – Nella giornata di ieri, è arrivata la replica del presentatore-animatore Dino Piacenti, finito nell’occhio del ciclone, dopo che in un articolo pubblicato su Fatto Quotidiano, a firma del collega Nicola Baldieri, è stato dato conto di un intervento, a dir poco sconcertante, con il quale durante una serata evento, conclusasi con il concerto di Rocco Hunt, Piacenti si è prodotto in  una sperticata lode di Alessandro Falco, per anni amministratore della società proprietaria del centro commerciale Jambo e da 8 mesi in carcere con pesanti accuse di associazione camorristica e di connivenza-convivenza con il clan dei Casalesi con il quale avrebbe svolto la funzione di prestanome, amministrando solo formalmente il Jambo, realmente governato dal boss Michele Zagaria.

Al netto della normale e comprensibile rivendicazione della propria integrità morale, con tanto di resoconto della propria fedina penale immacolata, Dino Piacenti scrive due cose importanti. La prima l’avevamo già segnalata noi, ieri (CLICCA QUI PER LEGGERE IL NOSTRO ARTICOLO), in sede di commento alla vicenda. Piacenti conferma che l’evento si è svolto sotto l’egida, e non poteva essere altrimenti, dell’amministratore giudiziario, nominato dal tribunale di Napoli, a presidio del Jambo, dopo l’esecuzione dell’ordinanza dello scorso 14 dicembre che oltre all’arresto di Falco e di tanti altri, ordinò anche il sequestro della struttura.

A questo punto sarà importante comprendere il punto di vista di questa autorità che, ricordiamo, opera in nome e per conto di quello stesso tribunale che ha arrestato Alessandro Falco e che, difficilmente, potrebbe avallare Una sua celebrazione in stile agiografia dei santi, così come questa è stata realizzata con l’intervento di Piacenti.

Cercheremo, proprio sul fronte dell’amministrazione giudiziaria del centro commerciale di approfondire la questione.

La seconda notizia, perchè di notizia si tratta, che estraiamo dalla nota di Dino Piacenti riveste pari consistenza rispetto alla prima. Il presentatore afferma, infatti, di aver letto integralmente un testo passatogli dall’organizzazione dell’evento.

A questo punto va approfondito, dunque, anche quest’altro aspetto: chi ha organizzato operativamente l’evento? Chi è l’entità personale o giuridica che, con il placet dell’amministratore giudiziario ha lavorato alla costruzione della serata, curandone, stando a quanto ci dice Dino Piacenti, anche i testi?

Questo non perchè Piacenti abbia compiuto un reato; e neppure perchè abbia compiuto chi ha scritto, eventualmente, il testo celebrativo a favore di Alessandro Falco. Ognuno è libero di esprimere la propria opinione, nessuna autorità, dentro a una democrazia compiuta, può considerarsi al di sopra delle valutazioni e anche delle critiche. Ma il problema non è questo, bisogna capire, però, su un piano strettamente giornalistico, dato che si tratta di un’informazione a cui, riteniamo, che molti siano interessati, da chi quelle parole sono state realmente scritte. E’ importante stabilirlo perchè potrebbe essere utile, sempre da un punto di vista giornalistico, comprenderne la ragion d’essere, la struttura connettiva dei significati che da quelle parole emergono.

Poi, c’è la questione dell’amministratore giudiziario. Qui il discorso diventa più delicato nella misura in cui, ripetiamo, questa funzione viene espressa e manifestata attraverso atti giuridicamente regolati, in nome e per conto dello stesso tribunale che ha arrestato Falco.

Per il momento, ci fermiamo qui. Ma questa vicenda ci intriga, sicuramente ci ritorneremo sopra ancora una volta.

Gianluigi Guarino

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLO NOTA DI DINO PIACENTI

Stamattina mi sento come se mi avesse investito un treno. Un quotidiano mi tira in mezzo ad una storiaccia di criminalità e riciclaggio solo perché dal palco di una delle tante manifestazioni che presento in giro per la Campania e per l’Italia ho ringraziato un signore (indagato) per aver realizzato un centro commerciale che ci ospitava in quell’occasione. Conta dire che, come sanno tutti quelli che mi conoscono, non ci può essere nessuno più lontano di me dal malaffare, dalla violenza, dal traffico illecito, che sto spendendo la mia vita per regalare gioia e spensieratezza innanzitutto ai giovani. Conta dire che quella sera ero uno dei presentatori e degli artisti presenti ad uno show, che ho semplicemente letto un testo, che mi è stato consegnato dalla organizzazione, per ringraziare il fondatore del centro commerciale. Conta dire che quell’evento è stato realizzato in collaborazione con il Commissario giudiziale che amministra la struttura e che quindi non ritenevo di dovermi preoccupare di nulla. Conta che la mia fedina penale non soltanto è illibata, ma che mai nella mia vita ho avuto a che fare con la criminalità di alcun genere. Conta che la mia arte è fatta soltanto di musica, di eventi raccontati, di serenità e felicità nelle piccole e grandi esperienze che mi regala il mio lavoro. Oppure basta che qualcuno ti segni col dito, metta in fila orribili storie che non conosco e che non voglio conoscere perché tutto sia perduto. Mi rifiuto di pensarlo! Dino Piacenti

PUBBLICATO IL: 10 agosto 2016 ALLE ORE 10:56