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Nel blocco della attività degli autotrasportatori nel porto di Gaeta c’è l’ombra della camorra???

C’è la mafia dietro il blocco degli autotrasportatori?

La domanda è ricorrente e sono molti che se la pongono.

Come nel caso delle sommosse a Napoli ed in Campania per i rifiuti.

E’ difficile rispondere, anche perché non si possono non condividere alcune ragioni che hanno esposto gli autotrasportatori a proposito dei costi che essi debbono sopportare per svolgere le loro attività.

Ma, almeno per quanto riguarda la Sicilia e le altre aree del sud del Paese –e, più specificatamente, il sud pontino, le aree portuali di Gaeta e di Formia – qualche preoccupazione la nutriamo, soprattutto se risultassero fondate le voci di certe presenze di soggetti provenienti dalla Campania di cui si sarebbero occupate in passato le cronache.

Già negli anni andati i lavori portuali a Gaeta furono attenzionati fortemente da un’impresa che avrebbe fatto capo al figlio di Totò Riina e non vorremmo che ora, negli imponenti lavori in programma per i due porti, succedesse la stessa cosa.

Invitiamo, pertanto, non solo le forze dell’ordine e la magistratura ma anche i cittadini onesti, tutti, del sud pontino a vigilare attentamente perché non si verifichi alcuna infiltrazione sospetta.