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“Ndrangheta stragista”, il pentito Di Filippo: “Tutta la mafia si è adoperata per far salire Berlusconi”

“Ndrangheta stragista”, il pentito Di Filippo: “Tutta la mafia si è adoperata per far salire Berlusconi”

di Claudio Cordova – Dalla Democrazia Cristiana, al Partito Socialista, passando per il Partito Radicale e, quindi, Forza Italia. E’ lungo l’excursus che il collaboratore di giustizia Pasquale Di Filippo compie nell’ambito del procedimento “Ndrangheta stragista”, celebrato contro il boss siciliano Giuseppe Graviano e quello calabrese, Pasquale Filippone, accusati di essere i registi sulle due sponde della strategia criminale messa in atto, negli anni ’90, da cosa nostra e ‘ndrangheta volta a sovvertire lo status quo attraverso una serie di atti di sangue, tra cui gli attentati ai carabinieri sul suolo calabrese. Di Filippo, chiamato a deporre dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, ha ripercorso la propria carriera criminale, che nasce all’inizio degli anni ’80 e si conclude nel 1995, con l’arresto e l’immediata collaborazione. Personaggio di peso, Di Filippo, molto vicino a Leoluca Bagarella, uno dei capi più carismatici di Cosa Nostra anche per via del rapporto di parentela con Totò Riina, di cui è cognato. Da “uomo d’onore riservato” (così si definisce Di Filippo) avrebbe compiuto diversi crimini per conto della mafia siciliana. Ma, soprattutto, con le sue dichiarazioni, sarebbe riuscito a condurre gli inquirenti all’arresto dell’allora latitante Bagarella, arrestato pochi giorni dopo l’inizio della collaborazione di Di Filippo.

L’inchiesta “Ndrangheta stragista” ha messo nel mirino anche e soprattutto gli assetti politici del tempo e i legami che le organizzazioni criminali avevano con il mondo politico. Proprio a questo punto, Di Filippo viene sollecitato sulle cointeressenze della mafia siciliana e, in particolare quella palermitana, con il mondo istituzionale: “Tutta la mafia si è adoperata per far salire Berlusconi”. Forza Italia, dunque, in quel momento, sarebbe stato il partito che maggiormente interpretava le esigenze della mafia, dopo la stagione di “Mani Pulite”. Un concetto che Di Filippo ripete più volte e che fa tornare indietro al 1994, anno della “discesa in campo” dell’ex premier, in quel periodo presentatosi come homo novus venuto dai successi nel mondo dell’imprenditoria: “Berlusconi ha fatto un patto con Cosa Nostra” aggiunge Di Filippo. Proprio di questo “patto”, Di Filippo avrebbe parlato con Bagarella: “Gli chiesi perché, dopo che lo avevamo votato per aiutarci sulle vicende carcerarie, Berlusconi non ci aiutava. E Bagarella mi disse di lasciar stare, che quando avrebbe potuto ci avrebbe aiutato, ma che in quel momento non poteva perché era ‘controllato’ da due politici”. Soggetti di cui Di Filippo non è in grado di fare i nomi. Dice, però, che l’appoggio a Forza Italia non sarebbe stato un fatto isolato per Cosa Nostra, dato che gli accordi sarebbero stati fatti già con la Democrazia Cristiana (i riferimenti a Salvo Lima e alla corrente di Giulio Andreotti) con il Partito Socialista (riferimenti all’ex ministro della Giustizia, Claudio Martelli), ma anche col Partito Radicale, che, da sempre si batte sul garantismo e sulla tutela dei detenuti: “Io stesso ho fatto dei vaglia al Partito Radicale, per sostenerlo”. Insomma, il rapporto con la politica sarebbe per Di Filippo indissolubile: “La mafia ha sempre convissuto con la politica. In Sicilia sale sempre un partito che è d’accordo con la mafia. Può succedere solo raramente il contrario”. Da ultimo, il collaboratore viene sollecitato sui rapporti con i calabresi, fulcro dei procedimento, che sostiene un accordo tra le due organizzazioni criminali per colpire lo Stato: “Acquistavamo la droga dai calabresi, ma eravamo in rapporti anche per quanto concerne il traffico di armi, siamo nel 1994”. Un mercato in cui la ‘ndrangheta sarebbe stata egemone: “La maggior parte delle armi veniva acquistata dai calabresi, già dall’inizio degli anni ’90. I calabresi sono sempre stati i più forti per quanto concerne le armi”.

Venerdì, 09 Novembre 2018

fonte:http://www.ildispaccio.it