Cerca

Ndragheta, omertà, paura e miseria.Quando noi diciamo che la mafia é sinonimo di arretramento culturale,morale , sociale ed economico.E’ ora che la gente si svegli e cominci a ribellarsi contro la mafia e chi la sostiene !!!!!!!!!!!!

CALABRIA > News > ‘Ndrangheta – Cooperativa denuncia: “In Calabria si rinuncia al lavoro dopo minacce” ‘Ndrangheta – Cooperativa denuncia: “In Calabria si rinuncia al lavoro dopo minacce” giovedì 14 gennaio 2016 12:55 “No grazie non sono più interessato al lavoro che mi propone”. Dopo un primo colloquio, decine di candidati declinano l’offerta con le scuse più improbabili. E questo non avviene a New York, città con straordinarie opportunità professionali, ma in Calabria, terra con 160mila inoccupati (23,4%), secondo i dati Istat del 2014, tra le più povere d’Europa. Motivo delle rinunce? Non sono certo altre opportunità individuate nel frattempo. I rifiuti derivano da motivi “ambientali”.”Vengono, si presentano, fanno il colloquio poi rinunciano. Il fenomeno riguarda soprattutto i cosiddetti lavoratori in conto terzi e in particolare gli scuotitori di ulivi, cioè coloro che hanno delle macchine agricole a cui offriamo lavoro. Abbiamo fatto appelli anche a organizzazioni di categoria. Inutile… rinunciano”. A parlare, in esclusiva con Eleonora Daniele e Klaus Davi per Storie Vere, è Domenico Luppino, titolare della Cooperativa “Giovani in Vita” di Reggio Calabria, in un servizio che andrà in onda prossimamente su Rai Uno e del quale è stata fornita un’anticipazione stampa. “Più volte abbiamo fatto anche annunci . Ne abbiamo chiamati a decine. Si presentano, fanno il colloquio e poi si eclissano con le motivazioni più assurde: piove, maltempo, c’è stato il terremoto, sono malato, mio nonno non sta bene… Rinunciano dopo avere chiesto conto a chi regge il territorio. La gente sarebbe allettata da questo lavoro. In questo momento – spiega Luppino – stiamo lavorando su quasi 500 ettari di uliveti. Sarebbe un lavoro importante in una terra con una disoccupazione così alta. Evidentemente la forza dell’assoggettamento è più forte della necessità”. Luppino racconta che “i Clan sono arrivati a bruciarci gli ulivi proprio mentre cercavamo di spegnere il fuoco ad altre piante. Ma non ci sentiamo abbandonati dallo Stato. L’attuale giunta regionale della Calabria si è interessata molto a noi e ci sta aiutando”, precisa Luppino nell’intervista rilasciata a Klaus Davi ed Eleonora Daniele. – See more at: http://www.strill.it/citta/2016/01/ndrangheta-cooperativa-denuncia-in-calabria-si-rinuncia-al-lavoro-dopo-minacce/