Cerca

Napoli, blitz contro la camorra: 90 arresti

Napoli, blitz contro la camorra: 90 arresti
La Repubblica, Lunedì 20 Giugno 2016

Napoli, blitz contro la camorra: 90 arresti
Nei confronti di appartenenti al clan “D’Amico”. Le accuse: associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, estorsione, narcotraffico, detenzione di armi

NAPOLI – Una vasta operazione anticamorra, alla quale partecipano oltre 300 carabinieri del Comando provinciale di Napoli, è scattata nel capoluogo campano per la cattura di una novantina di persone accusate di far parte, a vario titolo, del clan “D’Amico” che controlla tutte le attività illecite nella periferia est della città. I reati ipotizzati dalla Dda in ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Napoli sono associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, estorsione, narcotraffico, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.

I carabinieri hanno completamente circondato l’area area del rione Conocal. Il clan – secondo gli investigatori – controllava tutte le attività di questa zona legate alla gestione delle piazze di spaccio, al racket delle estorsioni, al commercio delle case popolari.

Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno raccolto elementi sul ruolo di vertice svolto dalle donne del clan e, con una serie di attività tecniche, hanno ricostruito i contesti criminali inseriti nella vita quotidiana del rione.

“Ora la camorra la facciamo noi. Tanto Chernobyl non ci sta più. Ora è peggio.. ci stanno le donne”. Così Nunzia D’Amico, sorella dei fratelli boss Antonio e Giuseppe del rione Conocal, legata sentimentalmente a uno dei loro elementi di vertice, Salvatore Ercolani, detto appunto Chernobyl, parlava con un affiliato dopo che aveva preso in mano le redini del gruppo. La donna, madre di sei figli, è stata uccisa una domenica di ottobre, il 15 dello scorso anno, intorno alle 13; un agguato inatteso nel “suo” rione, con un bersaglio considerato finora intoccabile. Del suo protagonismo avevano riferito molti collaboratori di giustizia, come Maria Grandulli, ricordando che “Annunziata era il vero capo famiglia dei D’Amico”. L’indagine dei carabinieri che ha portato oggi a circa 90 misure cautelari, conferma in pieno questo suo ruolo. E quando il suo interlocutore le mostra la pistola che ha comprato, la sua risposta è quella di un’altro tipo di donna davanti a un vestito: “Come è bella”, dice con voce dolce. L’intercettazione è allegata alla misura cautelare emessa dal gip di Napoli.