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Minturno. Truffa sui rifiuti, arrestato il consigliere regionale Del Balzo

Manette per il politico Pdl di Minturno e altri sei dirigenti comunali. Sotto accusa la gestione dei rifiuti della società Ego Ego.

Ordinanza di custodia cautelare in carcere per il consigliere regionale Romolo Del Balzo (Pdl) e altre sei persone nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Latina sugli appalti per la raccolta dei rifiuti a Minturno (Latina). Nel mirino della Guardia di finanza, il ruolo della società Ego-Eco. L’accusa per le persone arrestate è associazione a delinquere finalizzata alla frode in appalto pubblico e alla truffa. Del Balzo, che al momento dell’arresto ha accusato un malore, è anche presidente della commissione regionale Lavori Pubblici e Casa ed è coinvolto nella vicenda come ex presidente del consiglio comunale. Avrebbe favorito la Ego-Eco grazie al suo ruolo politico.

Gli altri sei destinatari delle ordinanze sono dirigenti e dipendenti dell’ufficio ambiente del Comune pontino. Si tratta di Michele Camerata, impiegato del Comune; Giuseppe Papa, dirigente del servizio ambiente dell’amministrazione comunale; Liberato De Simone e Gerardo Ruggeri, dipendenti della società e responsabili delle aree di stoccaggio dei rifiuti a Minturno; Augusta Ciummo e Anna Romano, amministratrici della Ego-Eco.

I provvedimenti, eseguiti questa mattina dalla Guardia di Finanza, sono stati decisi dopo due anni di indagini. Il gip ha inoltre disposto il sequestro di tre società aventi sede in Roma ed operanti su tutto il territorio nazionale, nonché di beni mobili, immobili e conti correnti per un valore di circa 15 milioni di euro.

L’inchiesta. “Gli accertamenti – spiegano i baschi verdi – hanno permesso di stabilire che le società coinvolte eseguivano le prestazioni senza seguire da quanto sottoscritto nell’appalto”. Più in particolare, sono stati riscontrati: la mancata corresponsione dei contributi previdenziali ai dipendenti, la mancata o difforme esecuzione del servizio, la mancata esecuzione della raccolta differenziata, l’impiego di mezzi ed attrezzature obsoleti e non funzionanti, il trasferimento di mezzi e mano d’opera da un appalto all’altro, l’esercizio del servizio con automezzi privi della prevista copertura assicurativa, il tutto pur ricevendo, con la compiacenza di funzionari e pubblici amministratori, regolari liquidazioni e spettanze.

Le reazioni. “Non posso esprimere un giudizio – ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, commentando la notizia degli arresti. – Si tratta di un territorio lontano dalle mie competenze. Mi auguro che la magistratura faccia chiarezza e che Del Balzo ne possa uscire bene”.

“L’indagine è in corso, aspettiamo di saperne di più e ogni commento aprioristico sarebbe fuori luogo”. Così l’europarlamentare Alfredo Pallone, vice coordinatore del Pdl Lazio. “Ho massima fiducia nella magistratura – continua Pallone. – Sono sempre stato garantista per cui aspettiamo gli eventi”.

[La Repubblica]

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Truffa sugli appalti dei rifiuti. Ecco le accuse che inchiodano Del Balzo

Sette ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip del tribunale di Latina su richiesta del pubblico ministero Giuseppe Miliano ai danni del consigliere regionale del Pdl ed ex presidente del consiglio comunale di Minturno Romolo Del Balzo e di alcuni dirigenti e dipendenti del servizio Ambiente del Comune di Minturno.

Gli arresti eseguiti dalla guardia di Finanza sono scattati per le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode in appalto pubblico nell’ambito dell’inchiesta sulla società che si occupa della gestione e della raccolta dei rifiuti a Minturno, la Ego Eco. Tra gli arrestati anche l’amministratore della Ego Eco.
Le accuse: associazione per delinquere, truffa, frode allo Stato, illecito nella gestione dei rifiuti solidi urbani e sei milioni di euro di beni sequestrati.

L’ordinanza che ha portato all’arresto, questa mattina, del consigliere regionale del Pdl, Romolo Del Balzo nella veste di amministratore comunale a Minturno, in provincia di Latina e di altre sei persone parla di una truffa vera e propria ordita ai danni del Comune di Minturno dove operava la società Ego Eco che doveva occuparsi della raccolta dei rifiuti e di tutti i servizi correlati. La Ego Eco avrebbe fatturato, nel corso degli anni secondo quanto ritiene il pm Giuseppe Miliano, una serie di servizi mai resi alla città come la raccolta differenziata e la raccolta di rifiuti ingombranti. Milioni di euro guadagnati illecitamente con l’accordo, secondo quanto riferisce l’ordinanza, degli amministratori comunali e dei dirigenti dello stesso ente.

A finire in carcere, oltre a Romolo Del Balzo che si trova attualmente ricoverato presso la clinica “Costa” di Formia per un malore, anche Pino Papa, Liberato De Simone e Michele Camerota, dirigente, e due impiegati del servizio igiene del Comune di Minturno. Le manette sono scattate, inoltre, ai polsi di Gerardo Ruggieri, Anna Romano entrambi dipendenti della società privata e Augusta Ciummo, figlia del titolare della Ego Eco.

[dimmidipiu.it]
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Inchiesta rifiuti Minturno: 7 ordinanze custodia,15 mln sequestri
Su appalto per smaltimento di quelli urbani
Svolta nell’inchiesta sull’appalto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nel comune di Minturno: i baschi verdi della Gdf di Formia stamattina hanno dato esecuzione a sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti nell’inchiesta. Le ordinanze, richieste dal Pm della Procura di Latina che dirige le indagini, Giuseppe Miliano, sono state disposte dal Gip presso il Tribunale di Latina, Costantino de Robbio e fanno seguito a quelle già applicate nel dicembre dello scorso anno nei confronti di un imprenditore di Cassino e di un pubblico funzionario del Comune di Minturno. Alle persone coinvolte (due imprenditori di Cassino, due di Minturno e tre pubblici funzionari del Comune) vengono contestati i reati di concorso in frode nell’esecuzione di pubblici appalti e pubbliche forniture nonché di truffa ai danni di enti pubblici. Il Gip ha inoltre disposto il sequestro per equivalente di 3 società aventi sede in Roma ed operanti su tutto il territorio nazionale, nonché di beni mobili, immobili e conti correnti per un valore di circa 15 milioni di euro. Le indagini erano iniziate nell’agosto del 2008 con l’individuazione ed il sequestro di due aree nel comune di Minturno illecitamente adibite a stoccaggio e smaltimento di rifiuti industriali, pari a 30.000 mq, nonché di un quantitativo di scarti pari a circa 84.000 kg.[APCOM]

(Tratto da Telefree)