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Ministro Maroni, se si registrano nella lotta alle mafie alcuni successi, il merito è SOLAMENTE delle forze dell’ordine e della magistratura. Non attribuitevi meriti che NON sono del governo. Anzi!!!

Ancora una volta quelli del governo tentano di attribuirsi meriti che sono SOLAMENTE delle forze dell’ordine e della magistratura.

A sentire il Ministro Maroni e gli altri suoi colleghi di governo, i meriti degli arresti di boss mafiosi sono attribuibili al governo.

Lo ha ripetuto ieri in occasione della Festa della Polizia di Stato.

Fatte salve tutte le nostre riserve sull’efficacia dell’azione di contrasto alle mafie, un’azione che, per dirla tutta, si limita solamente ai livelli bassi, alla cosiddetta area militare delle mafie, risparmiando quelle politica ed economica, va detto che si deve SOLO ai sacrifici dei magistrati e delle forze dell’ordine se si sono registrati alcuni successi.

E l’azione di poliziotti, carabinieri, finanzieri e magistrati è tanto più apprezzabile se si considerano le condizioni in cui essi sono costretti ad operare proprio per colpa di questo governo: senza soldi, senza risorse, con pochi mezzi e con una legislazione antimafia sempre più depotenziata.

Se poi passa il disegno del governo di ridurre le intercettazioni telefoniche, uno dei pochi strumenti rimasti per combattere i mafiosi dopo l’eliminazione di tanti reati penali come il falso in bilancio, il colpo è fatto.

Con un’economia a pezzi – il 10% dei titoli di stato in mano ai cinesi, al quale va aggiunto il 25-30% (da stime riservate e non pubbliche) nelle mani del crimine organizzato – ci si può rendere conto di chi detiene il nostro debito nazionale.

Il Paese è stato ridotto con il sedere nell’acqua da questa classe dirigente che, peraltro, quando la Magistratura va a colpire qualcuno che conta come –tanto per citare un solo esempio – l’ex Sottosegretario Cosentino, del quale era stato chiesto l’arresto per reati gravissimi, non concede l’autorizzazione.

Non parliamo, poi, del “caso Fondi”!

Ed allora abbiano almeno il pudore di tacere!