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MARCIANISE. Voti e camorra. Blitz dei Carabinieri negli uffici del Comune. E Fecondo, senza un vero perchè, ci copre di insulti

MARCIANISE. Voti e camorra. Blitz dei Carabinieri negli uffici del Comune. E Fecondo, senza un vero perchè, ci copre di insulti
Qui sotto il post “regalatoci” dall’ex sindaco

Naturalmente, gli inquirenti non hanno, fino ad oggi, assunto alcun provvedimento alla luce di ciò che Froncillo prima e Bruno Buttone poi hanno dichiarato.

Ora, però, stanno lavorando seriemente per verificare se esiste la cosiddetta “convergenza del molteplice” che spesso, anche se non sempre, è alla base di quella che in gergo giuridico viene definita “gravità indiziaria”, presupposto fondamentale per la richiesta di misure cautelari che possono variare dal carcere, ai domiciliari, agli obblighi di residenza, di presentazione o di firma, a carico degli indagati.

Questa attivirà si sta esplicitando anche attraverso una significativa acquisizione di dati, anche di tipo elettorale, risalenti ad elezioni del passato prossimo. A quanto pare, anche del 2013, sicuramente di quelle precedenti.

Questa è la notizia che avevamo annunciato stamattina nell’ambito di un articolo che, non sappiamo per quale motivo, Filippo Fecondo ha fortemente stigmatizzato, definendo Caserta, bontà sua, con pieno diritto, un “blog”, un blog tra i più visitati, se è vero come è vero che sfiora i due milioni di visite al mese.

Eppure, il nostro ragionamento (CLICCA QUI) era stato assolutamente garantista, partendo dal presupposto che la nostra civiltà ci fa considerare le affermazioni di Froncillo e di Bruno Buttone non veritiere fino a prova contraria, inserendo nel contesto della nostra valutazione quell’elemento della verosimiglianza del contenuto storico, che probabilmente Fecondo non è riuscito a comprendere fino in fondo perchè forse da quell’orecchio non ci vuol sentire.

In quell’articolo la vicenda delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia viene utilizzata come strumento per portare avanti un ragionamento più ampio; un ragionamento di forte critica alle modalità e ai contenuti scelti dal candidato Antonello Velardi, appropriatosi del simbolo del Pd in patente violazione delle regole statutarie del partito, per portare avanti la sua campagna elettorale utilizzando il facile argomento che lo vedrebbe assumere il ruolo di purificatore e bonificatore della politica marcianisana, infestata da fiancheggiatori della camorra, che naturalmente si sarebbero tutti schierati contro di lui.

Tutto qui. Fecondo dice di non potersi difendere. Non c’è stato un post che lui ha fatto mentendo sul senso dei nostri articoli, parlando falsamente di campagne calunniose nei suoi confronti che non abbia avuto piena e totale pubblicazione su Casertace.

Sei un venditore di fumo, Filippo, ma ormai non ti crede più nessuno, nè a Marcianise, nè a Napoli.

 

Gianluigi Guarino

 

post Fecondo

 

 

PUBBLICATO IL: 12 maggio 2016 ALLE ORE 8:37

fonte:www.casertace.net