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MALAGIUSTIZIA PONTINA – L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO CHIEDE AL MINISTRO BONAFEDE ISPEZIONE  UFFICI GIUDIZIARI DI LATINA

MALAGIUSTIZIA PONTINA

L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO CHIEDE AL MINISTRO BONAFEDE ISPEZIONE  UFFICI GIUDIZIARI DI LATINA

Roma, 5 luglio 2019

Al Ministro della Giustizia Alfonso Buonafede –  Via Arenula,70 – ROMA  –  capo.gabinetto@giustiziacert.it 

Al Sen. Elio Lannuttielio.lannutti@senato.it

 Oggetto: Richiesta urgente di Ispezione degli uffici Giudiziari di Latina

Dopo l’ennesimo caso di malagiustizia sul caso Di Silvio –

IL sottoscritto Elvio Di Cesare Segretario Nazionale dell’Associazione Antimafia A. Caponnetto con sede legale in Roma alla Via Germanico 197, espone.

Siamo di fronte ad un altro grave caso di malagiustizia avvenuto nel Tribunale di Latina già alla ribalta nazionale per un altro scandalo, il caso dell’arresto del giudice Lollo – ( Fallimenti pilotati, davanti al Gup i 19 professionisti di Latina dello scandalo Lollo …) .

Il presidente estensore del Tribunale di Latina non firma le motivazioni della sentenza con la quale ha condannato tre giovani appartenenti al clan Di Silvio i giudici in appello dichiarano nulla la sentenza.

 Questo stato di malessere in cui versa la giustizia pontina è stato denunziato più volte dal Senatore Elio lannutti che con le interrogazioni n.4-00205 e n 4-01480, ha richiesto a Lei Sig Ministro, l’invio degli ispettori presso gli Uffici Giudiziari pontini. Questo ennesimo episodio che capita in pieno periodo dello scandalo CSM impone oramai una nuova gestione della giustizia con tolleranza zero verso scandali, favoritismi corruzione nell’ambito giudiziario. Non è possibile assistere all’avvio di nuovi processi con rinvii di un anno per mancanza  della solita notifica alle parti (sic!!!!!)

Si resta in attesa di una sollecita risposta.

Il Segretario Nazionale A. Caponnetto

dott. Elvio Di Cesare

  

Si allega articolo del  quotidiano Latina editoriale oggi del 5/7/2019

Clan di Silvio, sentenza senza firma del giudice: condanna nulla

Latina – Colpo di scena Corte d’Appello per un pestaggio avvenuto a Latina nel 2014

La Redazione

05/07/2019 16:22  

Il presidente estensore del Tribunale di Latina non firma le motivazioni della sentenza con la quale ha condannato tre giovani appartenenti al clan Di Silvio per un pestaggio e una tentata rapina avvenuta nel capoluogo l’11 settembre del 2014. La sentenza era stata emessa nell’agosto del 2015 con condanne nei confronti di Gianluca e Samuele Di Silvio rispettivamente di tre e due anni di reclusione per il reato di lesioni mentre per la rapina erano stati assolti. Alla fine oggi in aula i giudici della Corte d’Appello hanno dichiarato nullo il processo. Il colpo di scena è stato sollevato in aula dall’avvocato Oreste Palmieri difensore di Gianluca e Samuele Di Silvio che insieme a Salvatore Sparta Leonardi, erano finiti sotto processo per una aggressione avvenuta in un locale, una specie di spedizione punitiva a colpi di mazza da baseball nei confronti di un 20enne a cui avevano cercato di strappare una catenina che aveva al collo. Oggi in aula la novità, il difensore dei Di Silvio ha chiesto e ottenuto la nullità della sentenza on riferimento al solo capo di imputazione delle lesioni personali per mancata firma in calce del presidente estensore e si tratta dell’unico reato impugnato. Per quanto riguarda la tentata rapina si è formato il giudicato in quanto non impugnata e alla fine la Corte d’Appello non ha potuto fare altro che dichiarare la nullità della sentenza con rinvio degli atti per un nuovo processo-