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Mafia e politica a Formia e nel sud pontino!

A pensar male si fa peccato, disse un noto esponente politico nazionale del quale malvolentieri citiamo le affermazioni ma di cui, purtuttavia, apprezziamo l’acutezza del pensiero, ma in genere ci si azzecca.

Ci riferiamo a due convegni promossi un anno fa o poco più a Formia ed a Gaeta dalla nostra Associazione, convegni disertati completamente da tutta la classe dirigente politica, di destra, di sinistra e di centro, e del mondo economico, malgrado la presenza di relatori impegnati in trincea contro la camorra come alcuni noti magistrati antimafia campani.

Una latitanza generale.

Non un esponente politico, non un consigliere comunale, un assessore, un sindaco, un rappresentante delle associazioni delle varie categorie economiche e sindacali.

Una latitanza generale che ci portò a fare una profonda riflessione e ci indusse ad accendere ancor di più i riflettori su questo territorio che già si era abbastanza distinto per quanto era emerso con l’inchiesta “Formia Connection” e per il rifiuto ad esprimere la solidarietà, dopo il “caso Fondi”, all’ex Prefetto di Latina Bruno Frattasi rimosso dal governo Berlusconi da Latina e trasferito a Roma.

Un segnale, un sintomo che noi cogliemmo subito di un disinteresse, ad essere buoni, di un’insensibilità al problema della presenza mafiosa nel sud pontino e, più in generale, nell’intera provincia di Latina.

L’impegno lodevole della magistratura e delle forze dell’ordine non è stato mai supportato con atti concreti, un sostegno, uno stimolo, un incoraggiamento, un atto di pur minima gratitudine, dalle classi dirigenti politica ed economica, che, al contrario, lo hanno quasi sempre ignorato, disconosciuto, talvolta svilito, con una posizione negazionista che ha teso sempre a negare una realtà che è sotto gli occhi di tutti.

Anche in questi giorni, dopo la cattura dei Bardellino e le implicazioni, anche se a quanto finora si sa in maniera indiretta, nella vicenda di gente locale, abbiamo dovuto ascoltare e leggere dichiarazioni che ci hanno fatto sobbalzare dalle sedia, pur essendo noi ormai avvezzi a tutto.

Non c’è mafia, si continua a gridare e non c’è stata una parola, una sola parola di condanna per tali dichiarazioni da parte di chicchessia.

Ci è sembrato di rivivere le vicende di Fondi, dove ancora oggi sentiamo dire… che non c’è mafia…!

Altro che la Sicilia del cardinale che domandava ironicamente “ La mafia? Cos’è?”!

Nel sud pontino è peggio della Sicilia degli anni 80-90.

La mafia non c’è, si continua a dire, mentre la mafia, anzi le mafie, sono ormai nelle nostre stesse case, fra i cittadini, i professionisti, negli uffici, nelle attività economiche, nei partiti, nelle istituzioni.

Questo è il tessuto sociale, culturale, morale, politico ed economico del sud pontino e della provincia di Latina.

D’altra parte non è a Milano o a Palermo, ma a Formia ad Itri, che veniamo a sapere che ci sono stati appartenenti a famiglie di boss che si sono attivati durante le campagne elettorali a favore di questo o quel candidato alle elezioni amministrative…