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Mafia e corruzione: “Il Paese ha bisogno di combattenti”. La chiamata (e le stoccate) della Caponnetto

Mafia e corruzione: “Il Paese ha bisogno di combattenti”. La chiamata (e le stoccate) della Caponnetto

21/10/2019

La lotta alla mafia, alla corruzione e alle illegalità in generale non può non passare anche dall’impegno della società civile. Ed ecco quindi la chiamata ‘alle armi’: “Il Paese ha bisogno di combattenti”. Un appello che arriva dal segretario nazionale dell’associazione ‘Caponnetto’, Elvio Di Cesare. Autore di un’accorata lettera aperta indirizzata, oltre che a iscritti e simpatizzanti, “a tutti coloro che seguono con interesse e spirito di vicinanza l’associazione”. Ma anche a coloro che ancora non la seguono, a giudicare dalle corde toccate da Di Cesare, deciso a far proseliti in nome di un rinnovamento dei gangli del battagliero sodalizio che guida da anni.

Amici, quando 16 anni fa in un comune del Basso Lazio in 4, tutti persisi per strada eccetto chi scrive, decidemmo, preoccupati di come stanno andando avanti le cose nel nostro paese, di fondare l’associazione Caponnetto, ci impegnammo a marcare le distanze da istituzioni e partiti politici ad evitare condizionamenti ed inquinamenti.

Liberi da tutti senza prendere un solo euro da partiti e da enti, aperti alla collaborazione di tutti ed amici solamente di chi mostra concretamente di volerci dare una mano aiutandoci nelle nostre attività di un sodalizio operativo – ripetiamo operativo – e, cioè, che fa solo: indagine, denuncia, proposte. Punto con i soldi di tasca nostra e di nessun altro! Indagine, denuncia e proposte e con i soldi solo di tasca nostra! Amici solamente di coloro che ci aiutano e di nessun altro.

Ad aiutarci, con interrogazioni, interpellanze, interventi e proposte di legge, sono stati dapprima i parlamentari di Rifondazione, in primis Giovanni Russo Spena, e, poi, non essendoci più questi, quelli dei 5 stelle, a cominciare da Elio Lannutti, Mario Michele Giarrusso, Raffaele Trano, Francesco D’Uva, Luigi Di Maio e qualche altro fra quelli ai quali di volta in volta ci rivolgiamo a seconda dei territori che ci troviamo ad attenzionare. Quelli degli altri partiti o ci hanno presi per i fondelli o addirittura ci hanno combattuti.

Questa è la realtà, a prescindere da ogni altra valutazione o schema mentale ed ideologico che non ci interessano. Noi combattiamo la mafia e la mafia – puntualizza Di Cesare – non ha colore politico e può stare quindi dovunque.

Siamo cresciuti lavorando sodo ed a pancia a terra e dal Lazio ci siamo estesi ad altre regioni con la venuta di tanti altri amici, alcuni dei quali ci hanno abbandonato mentre altri, i migliori e quelli più sensibili e motivati, sono rimasti e lavorano come è necessario.

Ci sono ovviamente anche coloro che non lo fanno come si deve concependo la militanza nell’associazione Caponnetto, visti il prestigio ed il rispetto che ci siamo guadagnati con il lavoro duro ed i sacrifici economici di alcuni di noi, come una medaglia da apporsi sul petto anche a copertura e protezione sui posti di lavoro e nella società vista anche la vicinanza ad essa di alcuni parlamentari e magistrati perbene. Alcuni e perbene, sottolineiamo e non tutti però! Le selezioni avvengono sempre sul campo e non per eredità o meriti di classe.

Questa è la storia pura e semplice dell’associazione Caponnetto, un’associazione che raggruppa le persone più sensibili, coraggiose e ricche di senso civico e dello Stato – Stato-Stato e non Stato-mafia – persone che non guardano in faccia a nessuno e, soprattutto, non dipendono da nessuno.solo al bene del Paese ed a quello collettivo e dei nostri figli.

Non a caso essa si è data il nome che ha, il nome di un magistrato che fa parte della storia democratica e civile del Paese. Un’associazione indipendente da tutti, autonoma sul piano economico in quanto si finanzia con i soldi propri e dei propri iscritti e simpatizzanti e che non aderisce a confederazioni o raggruppamenti di sorta. Un’associazione grata solamente a chi l’aiuta, amica degli amici e nemica dei nemici.

Abbiamo subito e subiamo infiltrazioni di camorristi e di gente che se ne vuole servire per interessi personali senza far niente, oltre ad attacchi continui con denunce-querele di chi ci odia.

Ma siamo riusciti finora, con l’aiuto di Dio, a parte qualche ferita inferta a qualcuno di noi da parte di gente disonesta e mafiosa, a fronteggiare ed a superare ogni ostacolo cacciando anche chi voleva usarci e sfruttarci per fini di parte o personali.

molti ci odiano,ma tutti ci rispettano e molti ci temono perche’ sanno come siamo soliti agire con i nemici in quanto non abbiamo paura di nessuno , non dipendiamo da nessuno e,soprattutto,disponiamo degli strumenti necessari per difenderci ed eventualmente per attaccare avendo alle spalle,alcuni di noi,lunghissime e solide esperienze di battaglie politiche, sindacali e civili.

Gente esperta e decisa, abituata, peraltro, a combattere sapendo come farlo. Gente formatasi sui campi di battaglia e non dietro le scrivanie o le tastiere o, ancora, al mercato della vacche.

Ora, visto l’aggravarsi della situazione nel Paese con le mafie entrate ormai nei palazzi delle istituzioni, della politica, dell’economia e della finanza, dobbiamo fare un salto di qualità. Mafia e corruzione non si combattono con la retorica e con le chiacchiere, ma con i fatti.

A noi che siamo un’associazione operativa i chiacchieroni non servono. Ci servono, invece, persone oneste, convinte, determinate, che non hanno paura e che hanno come fine unico il bene collettivo e dell’italia.

Stiamo ristrutturando l’associazione per renderla sempre più efficiente ed operativa rinnovando i vertici, tagliando gli eventuali rami secchi, ampliando la base e rendendo questa sempre più combattiva.

Il Paese ha bisogno di combattenti e non di ignavi e parolai. Noi siamo nati ed intendiamo essere sempre di più parte attiva e non parassitaria del paese, quella che dà e non chiede. La parte migliore che si batte per il bene di tutti e non per quello personale. Quella che contribuisce a ‘farne’ la storia e non a subirla o semplicemente raccontarla senza conoscerne le dinamiche ed i ripostigli. Sic et simpliciter.

Stiamo aprendo la campagna tesseramento per il 2020. Iscrivetevi e venite tutti,voi che ci seguite mostrando sensibilità ed interesse ai problemi del paese, sul campo di battaglia a combattere con noi nell’interesse dell’Italia e dei nostri ragazzi. I nostri figli e nipoti e tutti gli altri. Dobbiamo farlo per loro”, conclude Di Cesare. “Vi aspettiamo”.

Fonte:www.h24notizie.com