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MADDALONI, UNA PER UNA LE ESTORSIONI DELLA CAMORRA

MADDALONI, UNA PER UNA LE ESTORSIONI DELLA CAMORRA. I casi del negozio Devil Sport a un passo dal commissariato e quello dei tre fratelli Costantino detti o’disperat. E Gino Trombetta…Tra arroganza, paternalismo da mamma santissima da parte di Antonio Farina quando Gerardo Costantino va a fargli visita a casa, e la pratica di una impenetrabile omertà. IN CALCE ALL’ARTICOLO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA CON TUTTI I NOMI E COGNOMI

MADDALONI – E’ impressionante, leggere, contandole una per una, le aziende che sono state sottoposte ad estorsione dalla camorra maddalonese al tempo in cui i boss erano a piede libero. Decine e decine, in una sorta di rastrellamento militare.

Ma è ancora più impressionante leggere dalle principali ordinanze risultanti dall’attività di indagine della Dda, che ha delegato soprattutto ai carabinieri di compierle, il numero di imprenditori che negano, che si rifugiano nell’omertà totale, al netto di qualche ammissione, solo parziale.

Paura? Indubbiamente. Però questo appare un vero e proprio pensiero unico. Per cui, secondo noi non è solo questione di omertà, ma di un modello di convivenza ampiamente legittimato da un consenso sociale che per anni ha convissuto con la camorra, senza odiarla al punto giusto e quanto bastava per combatterla.

Gino Trombetta è stato uno dei boss del clan Belforte, che per un certo periodo  ha anche comandato come reggente. Ma è stato, pochi lo sanno ma noi lo sappiamo, anche un eccellente pallavolista arrivato alle soglie della seria A che ha svolto la propria attività nella città di Benevento dove era conosciuto e anche stimato come atleta quando il sottoscritto lavorava nei giornali natii.

Quindi ci sta pure ed è altamente verosimile che Gino Trombetta, varcato il confine dell’illegalità, si sia presentato qualche volta all’interno del negozio di articoli sportivi Devil Sport per ritirare della merce, ovviamente senza pagarla, così come ha raccontato agli inquirenti il collaboratore di giustizia nonchè ex super boss Antonio Farina.

Era una preda affascinante per i camorristi quel negozio perchè lì si misurava l’ardimento criminale. Si trovava, infatti, a soli 150 metri di distanza dal commissariato di polizia e Vittorio Lai, storico esattore del clan, affermava che ci volevano gli attributi per prendersi le scarpe a pochi metri dalla sede della polizia. Scarpe che, ovviamente, non venivano pagate. Altrimenti perchè richiamarsi al coraggio degli attributi?

Nicola Arzano che in quel negozio ha lavorato ha negato tutto o quasi tutto, limitandosi ad ammettere, contraddicendo non solo ciò che i collaboratori di giustizia Antonio Farina e Nicola Martino hanno raccontato, ma anche le intercettazioni nelle quali apparivano chiari i versamenti in denaro delle scadenze canoniche, che gli unici episodi capitatigli riguardavano il prelievo di capi di abbigliamento mai pagati da parte di sole 3 persone, cioè Farina, Martino, arrestati nel 2006 e divenuti collaboratori di giustizia, e Angelo Amoroso, che pure non rappresentava  un pericolo in quanto defunto per effetto di un agguato di camorra in quel di Cervino.

Stesso discorso, anzi anche peggio, per quel che riguarda le estorsioni praticate alla famiglia dei tre fratelli Michele, Salvatore e Gerardo Costantino, soprannominati ognuno di loro 0’disperato, un soprannome mutuato da un loro zio a cui gli era stato appioppato già negli anni 50.

Anche qui Farina e Martino confessano perentoriamente di aver praticato estorsioni ai suoi danni. Farina, addirittura racconta di una visita che uno dei Costantino gli fece a casa per chiedergli di scalare sulla rata estorsiva il materiale edile che i vari esponenti del clan avevano prelevato gratis nel suo capannone che si trovava alle spalle della Face Standard.

Il soprannome “o’disperat” compare associato alla cifra di 500 euro, nell’agenda di Pasquale Magliocca. nonostante questo Gerardo Costantino nega tutto, ovviamente non creduto da chi lo interroga.

G.G.

 

QUI SOTTO GLI STRALCI DELL’ORDINANZA

 

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PUBBLICATO IL: 27 maggio 2016 ALLE ORE 18:32

fonte:www.casertace.net