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MADDALONI. La droga dei D’Albenzio, 9 CONDANNE

MADDALONI. La droga dei D’Albenzio, 9 CONDANNE

18 Gennaio 2021 – 13:30

MADDALONI – Il gup dell’ottava sezione del tribunale di Napoli Egle Pilla ha emesso la sua sentenza per 9 imputati nel processo celebrato con rito abbreviato nell’ambito dell’inchiesta sullo spaccio di droga tra Maddaloni e Cervino.

Si tratta dell’indagine che ha visto protagonisti indagati che rispondevano a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti nonché porto e detenzione di armi da fuoco, anche alterate, con relativo munizionamento; trattasi di reati commessi prevalentemente nel territorio di Maddaloni, tra il 2017 e il 2019, e aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso” perché realizzati avvalendosi delle condizioni di assoggettamento ed omertà, di cui all’art. 416 bis c.p., nonché al fine di agevolare l’organizzazione camorristica di appartenenza per affermarne la supremazia sul territorio.

Impiegando il “brand D’Albenzio” – si legge nel comunicato diffuso nel giorno degli arresti – temutissimo sul territorio di Maddaloni fin dagli anni ’80, al tempo della comune militanza di D’ALBENZIO Clemente “Mintuccio” con i germani Salvatore e Domenico BELFORTE nella N.C.O. di Raffaele CUTOLO, Salvatore D’ALBENZIO è stato in grado di gestire, nonostante fosse ristretto agli arresti domiciliari, attività estorsive e spaccio di droga, facendo leva sulla forza di intimidazione del vincolo associativo e sulla conseguente condizione di assoggettamento e omertà in cui versa quel contesto sociale. È stata documentata, infatti, la commissione di molteplici delitti in materia di stupefacenti e connessi alle armi, ma soprattutto il tentativo di D’ALBENZIO Salvatore e SPALLIERI Palladino di imporre sull’area maddalonese il monopolio nel remunerativo settore dell’installazione di apparecchi automatici per la distribuzione di caffè, snack e bevande. Allo stesso tempo, è stata documentata la commissione di svariate condotte estorsive in danno di imprenditori e commercianti dell’area, realizzate col cosiddetto metodo delle tre rate: “Natale, Pasqua e Ferragosto”.

La pena più pesante è stata inflitta a Salvatore D’Albenzio figlio di Domenico detto ‘o faraon.

ECCO LA SENTENZA:

AMATO Giuseppe 5 anni e 4 mesi (chiesti 12 anni)

APOSTOLIE Lidia Maricela 5 anni e 8 mesi (chiesti 10 anni)

D’ALBENZIO Salvatore 16 anni (chiesti 20 anni)

D’ANGELO Antonio 5 anni

DI CICCO Ernesto 2 anni e 8 mesi (chiesti 8 anni)

FIORILLO Achille 5 anni e 4 mesi (chiesti 12 anni)

MASTROPIETRO Antonio 4 anni (chiesti 8 anni)

RUSSO Vincenzo 2 anni (chiesti 4 anni e 6 mesi)

SPALLIERI Palladino 10 anni (chiesti 12 anni)

fonte:https://casertace.net/maddaloni-lo-spaccio-dei-dalbenzio-9-condanne/