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L’USURA DEI CASALESI. Tra Francesco Bianco e Raffaele Buonanno finisce “a pesci fetenti” in aula a Venezia: “Sfaticato! Hai mandato tua moglie a fare le pulizie nella casa di Paperino”

L’USURA DEI CASALESI. Tra Francesco Bianco e Raffaele Buonanno finisce “a pesci fetenti” in aula a Venezia: “Sfaticato! Hai mandato tua moglie a fare le pulizie nella casa di Paperino”

17 Febbraio 2021 – 18:31

CASAL DI PRINCIPE – Oggi nell’aula bunker del tribunale di Venezia ha testimoniato Francesco Bianco, imprenditore e storico uomo del clan dei Casalesi e da qualche tempo collaboratore di giustizia. L’esponente della fazione Schiavone ha parlato nel processo che vede imputati gli uomini del gruppo dei Casalesi in Veneto guidato da Luciano Donadio.

Bianco ha confermato le dichiarazioni rese alla Dda nel 2012, rispondendo alle domande della pubblica accusa, andando indietro nel tempo, radicando la sua conoscenza con Donadio sin da quando erano bambini. “La liquidità di Donadio e Raffaele Buonanno era evidente anche dall’attività usuraria che svolgevano con Michele Pezone di Aversa e che io e Antonio Basile dice Bianco – abbiamo avuto modo di appurare in prima persona a causa di 4 prestiti ricevuti dal 2003 al 2004″. 

Evidentemente, Buonanno non l’ha presa bene. Infatti, l’imputato ha fermato la testimonianza del collaboratore di giustizia, iniziando ad accusare Bianco di essere uno sfaticato e perciò di  aver mandato la moglie a fare le pulizie nella casa dove era ospitato l’allora latitante Massimo Russo, alias Paperino.

Nel processo si cerca di dare forma e sostanza sulla natura della «filiale» veneta del clan dei Casalesi, organizzazione criminale che da anni agisce in maniera sistematica anche nel Nord della Penisola. Il gruppo, secondo quanto argomenta la Dda di Venezia, sarebbe stato guidato da Luciano Donadio, coadiuvato da Raffaele e Antonio Buonanno, e da altri vertici dell’organizzazione. I Casalesi si sarebbero inseriti a tale livello nel tessuto connettivo di alcuni centri del Veneto, tanto da inquinare la politica e inquinare il voto. Tra i reati, contestati a vario titolo agli indagati, anche il traco di droga, l’usura, l’estorsione e il riciclaggio.

Fonte:https://casertace.net/casalesi-veneto-bianco-buonanno/