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L’ultimo atto di Colangelo: riorganizzata la Procura.DR.COLANGELO,I RINGRAZIAMENTI PIU’ SENTITI DA PARTE DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO PER QUANTO HA FATTO PER TUTELARE LA LEGALITA’ E LA GIUSTIZIA ED I PIU’ CORDIALI AUGURI DI LUNGA E SERENE VITA.

Il Mattino, Sabato 18 Febbraio 2017

L’ultimo atto di Colangelo: riorganizzata la Procura

di Viviana Lanza

L’ultima decisione presa da capo della Procura di Napoli è stata quella di rifondare il pool antiterrorismo e ricomporre quello dell’antimafia. Giovanni Colangelo, che ieri ha lasciato la guida dell’ufficio, ha indicato i nuovi sostituti che si occuperanno di camorra e terrorismo, evitando che ci fossero vuoti in organico per troppo tempo in attesa della nomina del suo successore. In questa scelta, Colangelo, ha bilanciato le valutazioni tecniche sui requisiti dei candidati con un’analisi della situazione più attuale degli uffici giudiziari. Ed è stato per questo che sul fisiologico turn over dei sostituti in forza alla squadra anticamorra, questa volta, ha pesato lo stato di agitazione dei magistrati onorari che da una settimana, per protesta, sono al lavoro un solo giorno alla settimana sostituiti, per il resto, dai magistrati ordinari.

E così in Dda per tre magistrati che escono ce ne sono due che entrano. Il motivo è legato alla necessità di non sguarnire troppo la Procura ordinaria che pure ha il suo carico di indagini e processi, considerato che i nuovi pm della Dda sono stati scelti tra quelli delle sezioni ordinarie. Nel pool anticamorra entrano a far parte i pm Celeste Carrano e Giuseppe Cimmarotta: rafforzeranno la squadra di magistrati che, con il coordinamento dei procuratori aggiunti Filippo Beatrice e Giuseppe Borrelli, si occupano delle complesse indagini su fatti di criminalità organizzata, faide e traffici illeciti. Andranno a potenziare, in particolare, il lavoro sulle aree considerate più a rischio: la zona occidentale, tra Fuorigrotta, Rione Traiano, Soccavo, Pianura e Bagnoli, e il centro storico, il rione Sanità soprattutto, crocevia di interessi camorristici di diversi clan e ormai da qualche anno teatro della violenza di criminali sempre più giovani e sregolati e di camorristi bambini.

Entrambi, Carrano e Cimmarotta, sono nomi noti alla cronaca cittadina: Celeste Carrano si è occupata in passato di reati contro le fasce deboli per poi passare nella sezione che contrasta i reati della pubblica amministrazione. Cimmarotta è il titolare del fascicolo recentemente aperto sui veleni interni alla Cisl. Prendono i posti di Stefania Castaldi, dal primo febbraio procuratore aggiunto a Nola, Claudio Siragusa, che in Dda ha coordinato inchieste sulla camorra di Castellammare di Stabia e ora è in forza alla sezione che si occupa di sicurezza urbana guidata dall’aggiunto Vincenzo Piscitelli, e di Michele Del Prete, che ha terminato il suo mandato nell’Antimafia dove ha condotto inchieste sui clan del centro storico e quelli dell’area ovest ed è tra i candidati in corsa per far parte della Direzione nazionale antimafia.

Le novità, tuttavia, non riguardano solo la Dda. Cambia anche il pool antiterrorismo. I sostituti procuratori Maurizio De Marco, titolare delle inchieste sui clan di Secondigliano, e Catello Maresca, titolare delle indagini contro i Casalesi e della recente inchiesta su traffici di armi che ha coinvolto una coppia di San Giorgio a Cremano convertita all’Islam, sostituiranno i magistrati Alessandro Milita e Luigi Alberto Cannavale promossi aggiunti rispettivamente alle Procure di Santa Maria Capua a Vetere e Salerno, e affiancheranno il pm Michele Del Prete, che ha concluso il suo mandato in Dda ma resta nella squadra dell’antiterrorismo coordinata dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli. Il lavoro del pool partirà dai circa 70 fascicoli già aperti.

Sotto la lente ci sono soprattutto il mercato di documenti e soldi falsi, il traffico di armi che sembra essere un fenomeno in espansione, i circuiti che servono a muovere denaro in ambito internazionale e poi le propagande sul web, le conversioni all’Islam e le eventuali radicalizzazioni.