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L’OSCE contro la legge-bavaglio. L’Europa é preoccupata per le sorti della democrazia in Italia

“Sono preoccupata che il Senato abbia approvato una legge che potrebbe seriamente ostacolare il giornalismo investigativo in Italia“. Con queste parole, Dunja Mijatovic, responsabile dell’Osce per la libertà dei media, ha espresso il suo impietoso giudizio sul ddl intercettazioni che rischia – a suo parere – di compromettere la normale trasmissione delle informazioni nel nostro Paese.

“I giornalisti – ha rincarato Mijatovic – devono essere liberi di riferire su tutti i casi di pubblico interesse e devono poter scegliere come condurre una indagine responsabile. Nella sua forma attuale, il disegno di legge contraddisce gli indirizzi dell’Osce, in particolare quando proibisce l’utilizzo di diverse fonti e materiali confidenziali che potrebbero rivelarsi necessari per un giornalismo d’inchiesta al servizio della democrazia”.

Dall’organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa è arrivata, insomma, la ferma bocciatura al testo “blindato” in Senato dal governo, che attende ancora di superare lo “scoglio” della Camera e di approdare sul tavolo del presidente della Repubblica per la definitiva benedizione.

Le parole scandite ieri dalla rappresentante europea potrebbero adesso complicare il “destino” parlamentare del provvedimento e alimentare le speranze di quanti auspicano una nuova e più approfondita riflessione, tesa a migliorarne i contenuti. Per questo motivo, i collaboratori del presidente del Consiglio si riuniranno nel corso della giornata odierna a palazzo Grazioli per studiare un “piano di difesa” alle ingenerose esternazioni ufficializzate ieri dall’Osce.

Nel frattempo, però, la Farnesina ha già comunicato il suo risentimento per il giudizio liquidato da Dunja Mijatovic, evidenziando l‘intempestività delle sue dichiarazioni: “Abbiamo fatto presente – ha reso noto ieri Maurizio Massari, portavoce della Farnesina – attraverso i nostri canali diplomatici, pur riconoscendo l’importanza del lavoro dell’Osce in questo settore, l’inopportunità di pubblicizzare uno statement su una misura legislativa, il cui iter parlamentare è ancora in corso. Così si rischia – ha continuato Massari – di interferire e di turbare il dibattito del Parlamento. Noi non disconosciamo il lavoro dell’Osce , ma giudichiamo inopportuno il ‘timing’ del suo intervento”.

Il capogruppo dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, ha invece optato per una strategia più irriverente: “L’Osce? – ha tagliato corto – si presenti alle elezioni. Quando avranno dei seggi, chiederanno delle modifiche“. “L’Osce in quanto tale – gli ha fatto eco Osvaldo Napoli – non ha espresso nessun voto né adottato decisioni di alcun genere perché è un club costoso e raffinato, ma sostanzialmente inutile“.

Le parole proferite ieri dalla responsabile europea per la libertà dei media hanno invece incoraggiato i nemici interni della “legge-bavaglio”, pronti a sottolineare come l’anomalia italiana appaia evidente agli occhi degli europei. “Il governo Berlusconi – ha detto Enrico Letta – ha esposto l’Italia a una umiliazione“, mentre per Anna Finocchiaro il giudizio negativo emesso dall’Osce rafforzerà la battaglia contro il contestato provvedimento. “Contro la legge bavaglio – ha infine commentato Massimo Donadi dell’Idv – si muove addirittura l’Osce. Un richiamo internazionale che la dice lunga sulla situazione del nostro Paese“.

Maria Saporito

(Tratto da New Notizie)