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L’omofobia del presidente Lombardo che tentò di regalare AST a Montante(Jonica Trasporti)

L’omofobia del presidente Lombardo che tentò di regalare AST a Montante(Jonica Trasporti)

18 MAGGIO 2018

di Ignazio De Luca

Avevamo definito scorretto il voltagabbana presidente Lombardo, che eletto con una maggioranza di centro destra, governò quasi l’intera legislatura col PD targato Lumia.

Per quanto emerge dall’operazione Double Face, della Procura di Caltanissetta, che ha svelato il sistema di dossieraggio di Montante, accusato insieme ad altri di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, l’ex presidente Raffaele Lombardo si rivelò anche omofobo.

Avevamo da anni smesso di commiserarci per aver creduto alla carica autonomista che il presidente Lombardo, sembrò incarnare anche dopo il suo insediamento alla Presidenza della Regione Siciliana.

Come le allodole avevamo creduto agli specchietti che Lombardo propinava coi suoi bei discorsi, l’inchiesta double face porta alla luce che a Lombardo della Sicilia e dei Siciliani, nulla gli importava, tanto che era disposto a farla depredare da Montante svendendo l’AST, all’imprenditore di Serradifalco.

Per portare a termine la missione commissionatagli da Montante, non ebbe scrupoli morali, etici e politici, svilendosi perfino a ricattare il malcapitato Cusumano con un dossier costruito artatamente per distruggere l’immagine del vice presidente AST, colpevole di voler preservare l’azienda dai famelici istinti predatori dell’imprenditore di Serradifalco.

Vediamo nel dettaglio…

L’avvocato Giulio Cusumano era stato nominato dallo stesso Lombardo, vice presidente di ASTspa e per alcuni mesi aveva anche svolto il ruolo di presidente per l’allontanamento dall’azienda di Vincenzo Giambrone, a seguito di procedimento penale.

In quel breve lasso di tempo, l’avvocato Giulio Cusumano come vice presidente AST, approfondì alcune vicende relative alla gestione dell’azienda, tra le quali quella relativa alla concessione in affitto alla Jonica Trasporti, di un autobus nuovo acquistato da AST spa e locato ad un canone molto più basso del prezzo di mercato.

Ma, ancora più importante, allorché si paventò l’ipotesi della fusione tra AST e Jonica Trasporti, l’avvocato Giulio Cusumano mostrò, in seno al consiglio di amministrazione di AST, la sua ferma contrarietà, perché in caso di privatizzazione di AST, il socio privato Jonica Trasporti, riconducibile al Montante, avrebbe potuto acquisire la ASTspa a prezzi stracciati,incamerando il notevole patrimonio immobiliare di cui la stessa dispone.

In tale contesto, l’avvocato Cusumano, era stato convocato dal presidente Raffaele Lombardo, per evidenziargli di aver ricevuto proprio da AST spa, un dossier anonimo riguardante la sua sfera privata.

Il vice presidente Cusumano, aveva subito replicato, che quei documenti rappresentavano solo false insinuazioni mirate a screditare la sua persona, per la ferma opposizione all’operazione di fusione con Jonica Trasporti, operazione che era in ballo in quel periodo.

Il presidente Lombardo aveva rappresentato al vice presidente Cusumano, che in quel dossier si faceva riferimento alle parentele mafiose della di lui madre, nonché ai suoi orientamenti sessuali e che fosse solito partecipare a “festini”.

Lo stesso presidente Lombardo, quindi, aveva “invitato” il vice presidente Cusumano a dimettersi da AST, per evitare la diffusione sulla stampa, dello scottante e compromettente dossier che lo riguardava.

Il Cusumano, turbato dall’incontro con Lombardo chiese due giorni per decidere.

Il vice presidente di AST spa si chiarì le idee, dopo essersi consultato con i suoi familiari e con un legale di fiducia.

Il Cusumano, infatti, aveva accertato che, in realtà, l’allusione alla mafiosità della madre, fosse del tutto infondata, essendo il grado parentale relativo ad una zia acquisita.

Naturalmente il Cusumano respinse l’aut l’aut di Lombardo, tenendosi la vice presidenza di AST.

La resistenza di Cusumano, servì ad evitare il peggio, alla fine la fusione con Jonica Trasporti non si concretizzò, ma lo stile del presidente Lombardo ebbe una caduta abissale.

Dunque l’autonomia declamata per la Sicilia, in salsa lombardiana, era speculare alla mafia dell’antimafia praticata da Montante e C.

fonte:http://laspiapress.com