Cerca

LO STRAPOTERE DELLA POLITICA E L’ASSERVIMENTO ISTITUZIONALE

Associazione nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie

Antonino Caponnetto”

COMUNICATO CONGIUNTO 28 GOSTO 2018

LO STRAPOTERE DELLA POLITICA E L’ASSERVIMENTO ISTITUZIONALE

I recenti episodi riportano alla luce l’annosa questione della distinzione tra i poteri dello Stato, ma anche in alcuni casi lo stravolgimento dei ruoli istituzionali in vista dei benefici che ne derivano a chi si presta alle discutibili logiche di asservimento ai diktat politici.

Al di là delle questioni sottese a determinate scelte politiche, queste non devono e non possono sconfinare nell’ambito degli altri poteri. Ma vi è di più, chi pur eletto riveste un ruolo istituzionale di spicco, non deve sottrarsi a quella neutralità doverosa verso i cittadini, che si aspettano coerenza e traduzione nei fatti di quanto asserito nelle campagne elettorali.

Il potere troppo spesso acceca e fa perdere di vista la realtà, ciò non significa rinunciare alle lotte, ma queste devono essere orientate al bene comune con saggezza e consapevolezza.

Il principio di legalità deve essere valido in ogni ambito, non è immaginabile sconfinare in comportamenti che ledono la tutela della salute e della dignità umana, o che invadono il campo proprio degli altri poteri.

In uno Stato di diritto nessuno può sentirsi legibus solutus, né giova la difesa a spada tratta a favore di colleghi della nostra Amministrazione, chiamati in causa dal potere giudiziario, in presenza di determinati presupposti; ovviamente non si intende colpevolizzarli, in mancanza di una sentenza che ne accerti le eventuali responsabilità, ma, in virtù di tale ragionamento, nessuno di noi può ergersi a giudice assolvendoli da ogni responsabilità, in quanto, nella veste di appartenenti ad una Amministrazione deputata al ruolo di garante della legalità, noi per primi dobbiamo avere l’umiltà di non sottrarci ad azioni che possano lambire la nostra fedeltà istituzionale.

Associazione nazionale per la lotta contro le illegalità e le mafie

Antonino Caponnetto”

Ci chiediamo invece cosa accadrebbe al destinatario di un ordine illegittimo nell’ipotesi in cui, correttamente, ne richiedesse, a chi lo ha impartito, la relativa formalizzazione.

Essere titolari di incarichi di fiducia non esime nessun soggetto dal dovere di operare nel pieno rispetto delle norme, al di là della copertura politica su cui si confida, per poter rispettare e difendere appieno la missione istituzionale che si è chiamati a svolgere.

Purtroppo il caso dell’ex Prefetto di Roma Carlo Mosca costituisce un amaro precedente per la nostra categoria, per le conseguenze da egli subite in seguito al rifiuto di eseguire un ordine contrario alla Costituzione.

Il Prefetto Carlo Mosca, poi nominato Consigliere di Stato, già prima del 2008, asseriva la presenza di significative infiltrazioni criminali sul territorio di riferimento !

Riappropriamoci del nostro ruolo !

Tale invito è rivolto a gli appartenenti a qualunque categoria, livello e grado all’interno delle Istituzioni !

IL SEGRETARIO NAZIONALE UNADIR

V.P. Maria Rosaria Ingenito Gargano

IL SEGRETARIO NAZIONALE VICARIO ADP

Dr. Ruggero Strano

Originale firmato agli atti

ASSOCIAZIONE ANTIMAFIA ANTONINO CAPONNETTO

Dr. Elvio Di Cesare