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Lo stato di semi inerzia delle istituzioni pontine sul piano della lotta alle mafie. Il Comune di Formia ha aderito alla nostra richiesta di istituire l’Osservatorio Comunale contro la criminalità e subito si è aperto il fuoco di fila. Non si può andare più avanti così. Intanto domani faremo partire le raccomandate al Capo dello Stato, al Presidente del Consiglio ed ai Presidenti di Senato e Camera dopo gli avvelenamenti dei territori da parte della camorra. E’ un primo passo della procedura per la richiesta di infrazione nei confronti dei governanti italiani. Stiamo, poi, studiando altre iniziative per mettere in moto una macchina che va a 20 chilometri all’ora.

IN PROVINCIA DI LATINA ,AGENDO COSI’,NON SI VA DA NESSUNA PARTE E LA LOTTA ALLE MAFIE RESTA SOLO……………………… UN ANNUNCIO………….
Ci dispiace dirlo:agendo così non si va da nessuna parte!
Lo diciamo con un profondo senso di amarezza noi che abbiamo senso dello Stato e non siamo degli sfasciacarrozze.
Un solo Comune – dei 33 che costituiscono la provincia di Latina- aveva aderito alla nostra richiesta di costituire l’Osservatorio Comunale contro la criminalità e da tutte le parti – politiche,istituzioni e quant’altro – si é alzato subito il fuoco di fila.
Quel Comune é stato Formia e noi sentiamo il dovere di indicarlo come esempio per quello che ha fatto.
Per onestà intellettuale.
Se non lo facessimo,saremmo dei mascalzoni.
Ebbene,a quanto pare,i vertici istituzionali pontini hanno espresso subito parere contrario e,così,probabilmente non se ne farà niente.
Che amarezza !!!!
Nella ” provincia di Casale” pare ,così, che non si voglia fare alcunché di serio contro le mafie e la colpa questa volta sarebbe non di un Sindaco ma di autorità molto più in alto.
Ne prendiamo atto,anche se con un senso di infinito sconcerto perché avevamo riposto la massima fiducia in chi sembrano gli
autori di queste vera e propria azione di sabotaggio,e da oggi in avanti ci comporteremo di conseguenza.
Intanto già da domani provvederemo a spedire le raccomandate che contengono l’appello ,con decine e decine di sottoscrittori,al Capo dello Stato,al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Presidenti di Camera e Senato,perché intervengano ed adottino provvedimenti seri a seguito della vicenda degli avvelenamenti dei nostri territori con la conseguente punizione dei responsabili non solo diretti ma soprattutto di quelli indiretti,di coloro ,cioè,che sapevano e non hanno fatto il loro dovere.
E’ questo il primo passo per avviare la procedura di richiesta d’infrazione alla Comunità Europea nei confronti dei governanti italiani.
Ma non ci fermeremo a questa iniziativa perché ne stiamo studiando altre.
Non é più tollerabile,infatti,che,mentre la Magistratura e i Corpi speciali centrali si stanno dedicando anima e corpo a combattere le mafie in terra pontina,i responsabili istituzionali pontini restino quasi fermi ,fatta qualche eccezione come la Guardia di Finanza pontina ed i carabinieri del Maggiore Saccone a Formia i quali hanno fatto e stanno facendo lodevolmente il proprio dovere.
Non sono bastate nemmeno le dichiarazioni terribili di Carmine Schiavone a mettere in moto una macchina che,anziché correre a 200 chilometri all’ora come sarebbe necessario data la gravità della situazione,va a 20.
Non é più possibile mantenere in vita questo stato di cose e questa volta siamo determinati a rivolgerci a tutti gli organismi nazionali ed europei perché intervengano per mettere fine ad uno stato di quasi inerzia sul piano dell’azione di contrasto delle mafie in provincia di Latina.