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Lo scontro ridisegna il Csm C’è chi rivuole gli autosospesi

Il Fatto Quotidiano, Sabato 8 giugno 2019

Lo scontro ridisegna il Csm C’è chi rivuole gli autosospesi

ANTONELLA MASCALI

Magistratura Indipendente all’a ttacco. La sezione della Cassazione della corrente conservatrice delle toghe, respinge al mittente, cioè all’Anm (l’Associa – zione Nazionale Magistrati), la richiesta di dimissioni per i consiglieri del Csm che hanno partecipato a un incontro in cui c’erano, in vista della nomina del procuratore di Roma, pure Cosimo Ferri, ex segretario e mentore di MI (Magistratura indipendente), già sottosegretario oggi deputato renziano e Luca Lotti, imputato a Roma per le soffiate che hanno azzoppato l’in c h i es t a Consip. MI in Cassazione chiede pure che quei consiglieri annullino l’autosospen – sione. L’opposto di Area, la corrente progressista che, invece, rinnova la richiesta di dimissioni. Intanto il Comitato di presidenza del Csm sostituisce i consiglieri che si sono autosospesi e che erano in commissioni cruciali: la Quinta, che tratta le nomine, tra cui quella del procuratore di Roma, al centro dello scandalo che ha squassato il Csm e l’in – tera magistratura e la Prima che tratta i trasferimenti per incompatibilità ambientale.

NELLA QUINTA, a presiedere, al posto di Pierluigi Morlini, togato di Unicost (la corrente centrista, di cui era dominus il pm Luca Palamara, ora indagato a Perugia per corruzione) c’è ora Mario Suriano, togato di Area, l’unico che il 23 maggio, durante la votazione sul nuovo procuratore di Roma, ha votato per il procuratore di Palermo Franco Lo Voi (MI), il preferito di Giuseppe Pignatone. Morlini, invece, aveva votato per Giuseppe Creazzo, procuratore di Firenze, della sua stessa corrente. Come togato di Unicost, subentra Marco Mancinetti, per nulla “pa – lamariano”, mentre per MI, al posto di Antonio Lepre, c’è ora Loredana Miccichè. Lepre aveva votato per Marcello Viola, il pg di Firenze, anche lui di MI. Così si erano espressi pure Davigo, Gigliotti, laico di M5S e Basile, laico della Lega. In Prima, invece, entrano Giuseppe Cascini (Area) e Concetta Grillo (Unicost) al posto di Luigi Spina, dimissionario perché indagato a Perugia, e Paolo Criscuoli, MI, autosospeso. Per la sezione disciplinare, di cui faceva parte il capogruppo di MI, Corrado Cartoni, autosospeso, deve essere il plenum a eleggere il suo sostituto. La ricomposizione delle commissioni è stata decisa dal Comitato di presidenza che è composto dal vicepresidente David Ermini, dal presidente di Cassazione Giovanni Mamone, che è di MI, e da Riccardo Fuzio, Pg della Cassazione, di Unicost, cioè le due correnti a cui appartengono i consiglieri autosospesi. Immaginabile il loro imbarazzo. Che diventa doppio per Mammone, visto che ieri proprio la “sua”MI, sezione della Cassazione, ha fatto quadrato attorno agli autosospesi. Con un documento all’una – nimità, critica l’Anm che ha chiesto le dimissioni degli autosospesi, e quindi anche il presidente Pasquale Grasso, che è, altro paradosso di questo terremoto politico giudiziario, proprio di MI. Si invitano, invece, i consiglieri che si sono autosospesi a una marcia indietro, “a riprendere senza indugio le attività consiliari”. Nel documento si parla pure di “faziosa campagna di stampa che continua a vederli associati, impropriamente, a vicende penali”, dato che non sono indagati. Cartoni e Lepre si sono autosospesi dopo un “plenum informale”alla buvette del Csm, convocato da Ermini lunedì sera, alla vigilia del plenum straordinario voluto dal presidente Mattarella. Sulla loro decisione assunta “per senso di responsabilità istituzionale”ha pesato il pressing di tanti consiglieri e di Ermini.

MORLINI E CRISCUOLI, invece, si sono autosospesi martedì, prima del plenum. Ci risulta che il vicepresidente li abbia convocati singolarmente per chiedere come stavano le cose. Nell’informativa della Finanza, infatti, i due togati non vengono identificati con certezza a ll ’incontro “i nc ri mi na to ” con Lotti, registrato grazie al troyan inoculato nel cellulare di Palamara, presente. Si legge che c’è un “Gigi”, cioè Pierluigi Morlini e un altro “con accento meridionale”, cioè Criscuoli, giudice di Palermo. In piena bufera, si sta svolgendo pure il congresso di Area. In apertura, la segretaria Cristina Ornano chiede le dimissioni di consiglieri autosospesi: “Chi ha sbagliato ferendo così gravemente l’onore e la credibilità dell’Is t i t u zi o n e giudiziaria deve fare responsabilmente un passo indietro, si dimetta, senza indugi, evitando imbarazzi e impasse istituzionali”. Area, poi, ribadisce la sua contrarietà al sorteggio per l’elezione dei togati del Csm. Al contrario del ministro della Giustizia Bonafede, che ne ha parlato al Quirinale