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Lo diciamo all’On. Veltroni e agli altri parlamentari del PD: in provincia di Latina non occorrono i numeri, ma la “qualità” degli investigatori, l’INTELLIGENCE, tanto per intenderci

UNA PRECISAZIONE NECESSARIA

Apprezziamo l’iniziativa assunta dall’On. Veltroni e da altri parlamentari del PD e dell’IDV di sollevare nelle sedi competenti, parlamentari ed istituzionali centrali, il problema del radicamento mafioso in provincia di Latina e siamo grati ad essi per la sensibilità ancora una volta dimostrata.

Stigmatizziamo con forza, al contempo, il maldestro tentativo, messo in atto da taluni, di negare l’esistenza di tale problema, problema che, sulla base delle nostre conoscenze acquisite con un continuo e serio lavoro di ricognizione, è molto, ma molto più grave di quanto si creda.

Ma riteniamo utile sottolineare ancora una volta che il discorso dell’efficacia o meno dell’azione investigativa finora svolta per contrastare le mafie non è assolutamente di natura numerica, ma, al contrario, di natura soprattutto qualitativa.

Ci riferiamo, ovviamente, alla provincia di Latina e, per altro verso, anche a quella di Viterbo, il cui territorio finora non è stato sottoposto ad attenta osservazione, pur essendo esso vicinissimo a Civitavecchia, con tutto quello che comporta tale vicinanza…

Intanto c’è da sottolineare che occorre un aggiornamento delle tattiche e delle strategie nell’azione di contrasto.

Le mafie hanno operato un radicale processo di mutazione ed oggi vanno combattute soprattutto sul piano economico, non solo su quello militare.

Occorrono in particolare, pertanto, indagini serie sui patrimoni, sulle movimentazioni dei capitali, sulla loro provenienza e sulla loro tracciabilità.

Cosa che non richiede eserciti di uomini e donne, ma persone qualificate, che abbiano dimestichezza con gli schedari camerali, con le banche e con le tecniche più aggiornate di investigazione.

La Questura di Latina, con due-tre funzionari esperti in tali settori fatti venire dal Questore D’Angelo, ha dimostrato di saper fare in poco tempo un lavoro che nessun altro aveva saputo in precedenza fare.

Così come il Colonnello Salato, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, con qualche suo Ufficiale di fiducia di provata esperienza fatto venire al suo seguito, è stato capace di imprimere una vera e propria svolta rispetto ad un passato scarsamente significativo ed incisivo

In provincia di Latina, quindi, non occorrono i numeri, che, purtuttavia, con un buon processo di ristrutturazione delle forze disponibili e con una loro diversa allocazione ed un più razionale loro impiego, già ci sarebbero.

Occorre, al contrario, un lavoro di intelligence che non c’è mai stato, purtroppo, se non da parte dei corpi centrali.

Non teniamo, pertanto, conto delle stupidaggini dette da persone incompetenti o in malafede che vogliono creare confusione e depistaggi.

Tanto per intenderci e facendo nomi e cognomi, in provincia di Latina occorrono dirigenti ed Ufficiali del valore del Questore D’Angelo, del Colonnello Salato e così via.

Parlare di altro significa solamente perdita di tempo e presa per i fondelli.