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L’impegno di Beppe Lumia contro la mafia

(Tratto da Giuseppelumia.it)

FIAT: PIANO RIORGANIZZAZIONE UCCIDE TERMINI IMERESE E FERISCE STABILIMENTI ITALIANI

Il piano di riorganizzazione della fiat uccide Termini Imerese e ferisce gli altri stabilimenti italiani. È l’unico caso al mondo in cui il governo ha subito le scelte di una casa automobilistica a danno della produzione e dell’occupazione nel proprio Paese. Stiamo pagando un prezzo altissimo a causa dell’inerzia e della superficialità con le quali il governo ha affrontato la vicenda fiat. L’azienda sta spostando tutti gli stabilimenti all’estero dove il costo del lavoro è molto basso. Una strategia industriale fragile che il governo aveva il dovere di contrastare in tutti i modi possibili per rilanciare il settore con investimenti innovativi. L’esecutivo avrebbe dovuto fare leva sul settore delle auto ad energia pulita e sull’espansione dei mercati del Mediterraneo per convincere la fiat a rimanere e investire in Italia”.

fiat termini imereseIl piano di riorganizzazione della fiat uccide Termini Imerese e ferisce gli altri stabilimenti italiani. È l’unico caso al mondo in cui il governo ha subito le scelte di una casa automobilistica a danno della produzione e dell’occupazione nel proprio Paese.

Stiamo pagando un prezzo altissimo a causa dell’inerzia e della superficialità con le quali il governo ha affrontato la vicenda fiat. L’azienda sta spostando tutti gli stabilimenti all’estero dove il costo del lavoro è molto basso. Una strategia industriale fragile che il governo aveva il dovere di contrastare in tutti i modi possibili per rilanciare il settore con investimenti innovativi…(continua).

MAFIA: GOVERNO NON ESCLUDE INVESTIMENTI ANTIMAFIA DA PATTO STABILITA’ ENTI LOCALI

Ecco una dimostrazione di come il governo prende in giro l’opinione pubblica sulla lotta alla mafia. Ieri in Aula al Senato ho presentato un emendamento per escludere dal rispetto del patto di stabilità imposto agli Enti locali gli investimenti per la ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per la promozione dell’associazionismo antiracket e per il risanamento dei quartieri ad alto disagio sociale. Il governo ha dato e mantenuto il parere negativo sull’emendamento e la maggioranza lo ha respinto. Vi propongo il testo e il video del dibattito d’Aula. Giuseppe Lumia Ripresa della discussione del disegno di legge n. 2071 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni) PRESIDENTE.L’emendamento 4.63 è improponibile. Passiamo alla votazione dell’emendamento 4.64 LUMIA (PD). Domando di parlare per dichiarazione di voto. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. LUMIA (PD). Signor Presidente, stiamo proponendo diverse soluzioni positive, costruttive, anticicliche ed utili al Paese sul Patto di stabilità interno. Con tale emendamento 4.64 ne avanziamo un’altra, su cui penso il Governo dovrebbe meditare e cambiare idea rispetto al parere negativo che ha formulato e su cui la stessa maggioranza potrebbe convenire. C’è un modo moderno di agire nella lotta alla mafia, quello di responsabilizzare i Comuni, farli diventare un elemento dirompente e positivo in grado di colpire gli interessi mafiosi ed il sistema delle collusioni, che spesso si annidano a livello locale, tanto da infiltrare le amministrazioni e fare dei danni incalcolabili alla legalità, alla democrazia e allo sviluppo locale. Noi avanziamo tre finalità per quanto quali investimenti positivi per un moderno fronte della lotta alla mafia, proponendo che siano escluse nel calcolo del saldo finanziario dei Comuni le spese sostenute per la ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per la promozione dell’associazionismo antiracket e per il risanamento dei quartieri ad alto disagio sociale. Una moderna frontiera è quella di saper coniugare a livello locale legalità e sviluppo; a livello locale, nei Comuni, bisogna assumersi la responsabilità di utilizzare a fini sociali e produttivi i beni confiscati alla criminalità organizzata e quindi bisogna ristrutturarli. Spesso ciò non è possibile; in qualche caso diventa anche un alibi, ma in moltissimi casi per molti Comun i, anche virtuosi, è impossibile utilizzare e destinare gli investimenti per tale nobilissima e modernissima finalità. Così anche per quanto riguarda la promozione delle associazioni antiracket; immaginatevi voi cosa possa significare se un Comune può scegliere di creare dei vantaggi fiscali locali per innescare un meccanismo virtuoso a favore degli operatori economici di quella comunità che dicono no al racket e che, quindi, hanno un sostegno della comunità locale a questa scelta dirompente. Immaginatevi ancora se in molti Comuni – adesso anche del Nord, ad esempio Milano – dove c’è una penetrazione territoriale delle mafie fosse possibile utilizzare, per quelli virtuosi, la leva degli investimenti per il risanamento sociale di quelle realtà. Si tratta quindi di una moderna proposta di lotta alla mafia che responsabilizza e attiva le energie locali, premia i Comuni virtuosi e mette finalmente in un dinamico rapporto contro le mafie la dimensione della legalità con quella dello sviluppo locale. Penso che una proposta di questo tipo vada accolta e la ribadiremo quando parleremo nei prossimi giorni di agenzia sui beni confiscati, perché lì vi chiederemo che una parte del cosiddetto fondo per la giustizia sia destinato alla ristrutturazione e all’utilizzo sociale e produttivo dei beni confiscati alle mafie. Se non rimuoviamo questo ostacolo, anche l’ipotesi ragionevole e virtuosa che in quella sede avanzeremo, rischia di rimanere inapplicata perché poi gli enti locali impattano con un patto di stabilità stupido e incoerente e, quindi, non viene data la possibilità di utilizzare eventualmente una norma che premi i Comuni che vogliano investire in una moderna scelta antimafia. È una proposta che avanziamo; mi dispiace che la maggioranza e il Governo su questi punti interessanti di lotta alla mafia voltino le spalle ancora una volta e non facciano scelte coerenti ed efficaci. (Applausi dal Gruppo PD). VEGAS, vice ministro dell’economia e delle finanze. Domando di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. VEGAS, vice ministro dell’economia e delle finanze. Signor Presidente, ovviamente, senatore Lumia, risulterebbe difficile modificare il testo di questo decreto oggi. Tuttavia, se ella volesse trasformare la sua proposta emendativa in un ordine del giorno, non avremmo difficoltà ad accoglierlo in termini ottativi, per vedere nella prossima occasione come risolvere la questione. PRESIDENTE. Senatore Lumia, accetta la proposta del Governo di trasformare l’emendamento 4.64 in un ordine del giorno? LUMIA (PD). Signor Presidente, insisto per la votazione dell’emendamento. Credo che ritorneremo sul punto nel corso dell’esame del decreto sull’Agenzia nazionale per i beni sequestrati alla criminalità organizzata, quando avremo un’ulteriore occasione per verificare la bontà della dichiarazione resa adesso in quest’Aula dal rappresentante del Governo. GARRAFFA (PD). Domando di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. GARRAFFA (PD). Signor Presidente, intendo aggiungere la mia firma all’emendamento 4.64. INCOSTANTE (PD). Domando di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. INCOSTANTE (PD). Signor Presidente, anch’io intendo sottoscrivere l’emendamento 4.64, presentato dal senatore Lumia. PRESIDENTE. La Presidenza ne prende atto. Passiamo alla votazione dell’emendamento 4.64. INCOSTANTE (PD). Chiediamo la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico. PRESIDENTE. Invito il senatore Segretario a verificare se la richiesta di votazione con scrutinio simultaneo, avanzata dalla senatrice Incostante, risulta appoggiata dal prescritto numero di senatori, mediante procedimento elettronico. (La richiesta risulta appoggiata). Votazione nominale con scrutinio simultaneo PRESIDENTE. Indìco pertanto la votazione nominale con scrutinio simultaneo, mediante procedimento elettronico, dell’emendamento 4.64, presentato dal senatore Lumia e da altri senatori. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione). Il Senato non approva.Ecco una dimostrazione di come il governo prende in giro l’opinione pubblica sulla lotta alla mafia.

Ieri in Aula al Senato ho presentato un emendamento per escludere dal patto di stabilità imposto agli Enti locali gli investimenti per la ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per la promozione dell’associazionismo antiracket e per il risanamento dei quartieri ad alto disagio sociale.

Il governo ha dato e mantenuto il parere negativo sull’emendamento e la maggioranza lo ha respinto.

Vi propongo il testo e il video del dibattito d’Aula… (continua).

INTERROGAZIONE: INFILTRAZIONI MAFIOSE AUTOSTRADA CATANIA/SIRACUSA

Vi propongo di seguito un’interrogazione che ho presentato ieri in Aula, al Senato, per chiedere spiegazioni al governo sulla presenza di imprese riconducibili alla mafia nell’ambito dei lavori per la costruzione dell’autostrada Catania/Siracusa.

Inoltre ho invitato il governo ad adottare misure più stringenti, come il conto dedicato, per impedire l’infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici.

Giuseppe Lumia

LUMIA – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. –

Premesso che:

si apprende da un servizio della trasmissione televisiva “Report”… (continua).

INTERROGAZIONE: CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO

Vi propongo di seguito un’interrogazione per chiedere al governo se ha intenzione di intervenire sul problema del gioco d’azzardo. Una delle piaghe sociali più pericolose che distruggono il futuro di giovani e famiglie.

Giuseppe Lumia

LUMIA – Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell’economia e delle finanze. –

Premesso che:

da un’indagine condotta dall’Eurispes… (continua).

L’ACQUA E’ UN DIRITTO UNIVERSALE DELLA PERSONA

acqua

L’acqua è diventata ormai la risorsa più preziosa del Pianeta. Purtroppo soltanto una parte della popolazione mondiale ne dispone a sufficienza per uso potabile e per i servizi igienico-sanitari.

Se la disponibilità negli Stati Uniti è di 425 litri per abitante e in Italia di 257, in gran parte del Medio Oriente e dell’Africa scende al di sotto dei 20 litri per famiglia. I dati dell’Onu poi rivelano una statistica agghiacciante: 3900 bambini ogni giorno muoiono a causa della mancanza d’acqua.

Le previsioni sono ancora più drammatiche: per il 2030 saranno tre miliardi le persone che potrebbero rimanere sen’acqua e la domanda, a causa della crescita della popolazione, subirà una crescita esponenziale che farà lievitare il costo e le speculazioni.. (continua).

MAFIA: VECCHIA GUARDIA E COLLETTI BIANCHI PER RIORGANIZZARE COSA NOSTRA

La mafia si riorganizza e mette ai suoi vertici personaggi insospettabili dei colletti bianchi, coperti sul piano professionale e sociale. Nella notte è stato arrestato l’architetto Giuseppe Liga, considerato il nuovo boss della mafia palermitana.

Cosa nostra degli Inzerillo, dei capi che guidavano l’organizzazione prima dei corleonesi, ritorna in auge. È la mafia tentacolare delle collusioni, che conosce il potere e che si presenta col volto apparentemente pulito. Una Cosa nostra pericolosissima.

In questa situazione bisogna tenere alta l’attenzione. Adesso mi aspetto un’assunzione di responsabilità da parte di tutte le istituzioni, affinchè adottino provvedimenti in grado di impedire la riorganizzazione di Cosa nostra… (continua).

MILANO: CODICE ETICO CALPESTATO, SERVE LEGGE SU INCANDIDABILITA’

lumia manifestazioneInsieme a Libera, alle associazioni e ai cittadini sono a Milano, nella capitale finanziaria della ‘Ndrangheta, per dire ancora una volta che l’antimafia deve fare un salto di qualità e che la politica deve operare scelte nette e credibili.

I partiti continuano a fare scelte incredibili nelle candidature, calpestando di fatto il codice etico. È giunto il tempo di una legge sulle incandidabilità per i collusi con le mafie. Inoltre bisogna ridare slancio all’azione antimafia, approvando alcuni provvedimenti concreti e immediati: conto dedicato per le imprese che si aggiudicano gli appalti, in modo da facilitare il controllo dei flussi di denaro; denuncia obbligatoria per gli operatori economici che subiscono estorsioni; inasprimento delle pene per i reati di mafia; misure più stringenti sul fronte del riciclaggio del denaro sporco… (continua).