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Lettera aperta al Prefetto Serra

LETTERA APERTA DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO AL PREFETTO SERRA

Prefetto Serra, non ci siamo per niente.

Non ce l’abbiamo con lei per il suo passato di deputato di Berlusconi, stia tranquillo (anche se un buon Ministro degli Interni, nell’assegnarle la sede, avrebbe dovuto tener conto del fatto che, essendo lei un ex parlamentare e, quindi, un uomo di parte, non avrebbe dovuto assegnarle quella della Capitale).

Ce l’abbiamo con lei per l’interpretazione “minimalista” che inspiegabilmente dà del fenomeno mafioso.

Glielo abbiamo detto a chiare note durante l’incontro da lei promosso a Nettuno- e glielo ripeteremo da oggi in avanti, fino alla noia – perché noi siamo abituati ad esporre alla gente la verità.

Non è compito nostro fare le indagini. Sappiamo bene quali sono i nostri compiti: se li legga anche lei sul nostro sito web (www.comitato-antimafia-lt.org). Né abbiamo la pretesa, come lei sarcasticamente ha voluto rimarcare durante l’incontro di Nettuno, di essere… più informati di lei e delle forze dell’ordine sulle dimensioni del fenomeno mafioso a Nettuno e su tutto il litorale romano. Ma il fatto che.. lei sia sufficientemente e… più di noi informato non l’assolve dalla responsabilità-anzi!- di non aver contribuito in maniera efficace a dare impulso ad un’azione incisiva contro le mafie.

Lei sa molto bene che le mafie non sono rappresentate solaente dai Gallace, dai Novella e dai vari vari boss operanti sul territorio. Le mafie più pericolose, oggi, sono rappresentate da persone insospettabili, da coloro, cioè, che, passando per persone cosiddette perbene, investono montagne di soldi nell’economia locale, da coloro che improvvisamente si arricchiscono. La mafia economica, insomma, che si intreccia sempre con quella politica. Si legga le relazioni della Direzione Nazionale Antimafia, delle Commissioni Parlamentari Antimafia, della Direzione Investigativa Antimafia, del Presidente della Corte di Appello di Roma e non vada più in giro a parlare, per favore, di… ”pericolo di infiltrazioni mafiose”, di tentativi di infiltrazioni… bloccati ed altre cose del genere.

A noi dispiace immensamente polemizzare con i vertici istituzionali, ma proprio perché noi non vogliamo che le istituzioni perdano credibilità, ci vediamo costretti ad esprimere, come abbiamo fatto nell’incontro di Nettuno, il più profondo dissenso da talune sue chiavi di lettura sul piano dell’azione di contrasto della criminalità organizzata e delle illegalità.

Da oggi in avanti le chiederemo di conoscere a quanto ammontano i capitali mafiosi individuati nella provincia di Roma dalle forze dell’ordine e, soprattutto, dalla Guardia di Finanza, quante sono le indagini promosse e a quale risultato si è pervenuti per ognuna di esse.

Le chiederemo, inoltre, quante sono le indagini avviate sul versante degli intrecci fra pezzi della politica, affari ed organizzazioni criminali (non a caso le abbiamo esternato le nostre preoccupazioni per alcune situazioni che riguardano il territorio compreso fra Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa ecc. ).

Associazione Regionale Lazio per la lotta contro le illegalità e le mafie “Antonino Caponnetto”