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Legittimo impedimento, posta la fiducia

Il Governo pone al Senato la questione di fiducia sul legittimo impedimento. Lo ha annunciato, motivandola con l’alto numero degli emendamenti presentati (circa 1700), il ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito, tra le proteste dei senatori di opposizione. Il voto sulla fiducia – secondo quanto stabilito la conferenza dei capigruppo di palazzo Madama – si terrà domani alle 17 per quanto riguarda l’articolo 1 e alle 18 per l’articolo 2. Attorno alle 20, dopo le dichiarazioni di voto finali, la pronuncia dei senatori sul provvedimento complessivo. “Avanti così, a picconare il principio di legalità in questo paese. Credo che, in questo modo di procedere, ci sia un’arroganza senza limiti”, ha commentato il segretario del Pd Pierluigi Bersani. Il leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro, parlando ai giornalisti alla Camera, prevede: “La Corte dei Conti o il capo dello Stato e alla fine l’Idv con i suoi referendum farà giustizia”. L’esame è iniziato questa mattina a Palazzo Madama. Il Pd ha presentato 1585 emendamenti, 93 l’Idv e 7 l’Udc, che sul ddl si era astenuta alla Camera e probabilmente farà lo stesso al Senato se nessuna delle sue proposte di modifica verrà accolta. In Aula, i senatori hanno poi respinto a maggioranza le cinque pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni. Al Senato è andata in scena anche la protesta di un gruppo di senatrici del Pd che hanno indossato una maglietta con la scritta in latino ‘Etiamsi omnes, ego non’ con tanto di testo a fronte, per chi avesse perso familiarità con la lingua: ‘Se anche tutti, io no’. La frase è originariamente una citazione del Vangelo ma alcune senatrici ricordano che fu anche uno dei motti ispiratori del movimento tedesco di resistenza anti-nazista della Rosa bianca.

(Tratto da ADN Kronos)