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LEGGE BAVAGLIO, GIORNALI E SITI LISTATI A LUTTO

Da domani in edicola giornali listati a lutto, manifestazioni davanti alle sedi istituzionali e uno sciopero generale il 5 o l’8 luglio. Queste le iniziative che la Federazione Nazionale della Stampa metterà in campo «per significare con immeditatezza l’allarme grave che si pone non per questo o quel cittadino di destra di sinistra, ma per il corretto svolgersi del circuito democratico» dopo il sì del Senato alla legge sulle intercettazioni.

«Abbiamo chiesto a editori e direttori – ha annunciato il segretario della FNSI, Franco Siddi, in piazza Navova dove durante la votazione al Senato si è tenuto un presidio contro la legge-bavaglio – di predisporre un impianto comune per la prima pagina in cui si segnali il corpo mortale inferto alla libertà. Se gli editori non ci staranno pubblicheremo noi a pagamento un necrologio perchè sia chiaro l’allarme». Siddi invita l’Italia «a svegliarsi» e «bloccare questa legge prima che diventi definitiva» perchè «espropria i cittadini di un bene inalienabile, il diritto a sapere». «Faremo manifestazioni dappertutto – ha aggiunto – non siamo ancora in grado di fare uno sciopero generale perchè la legge sui servizi pubblici impone tempi e procedure». La data verrà comunicata nel pomeriggio, «sarà il 5 o l’8 luglio». Da oggi, comunque, i giornalisti sono invitati a «manifestazioni più intense». «Sapevamo che siamo solo all’inizio di una battaglia per la libertà molto dura», ha aggiunto Siddi che vede la necessità di «impedire che si torni al regime del ’25». Per questo «è molto importante la partecipazione del mondo dell’impresa e dell’editoria accanto a giornalisti e cittadini perchè questa non è una battaglia tra destra e sinistra ma è una contrapposizione cercata per dividere l’Italia».

LISTIAMO A LUTTO I SITI INTERNET  – «Quella di oggi sarà la giornata nera per l’articolo 21 della Costituzione: da oggi abbiamo deciso di listare a lutto il sito e invitiamo tutti i siti e i blog a fare lo stesso». È quanto affermano Giuseppe Giulietti e Stefano Corradino, portavoce e direttore dell’associazione Articolo21. «Con il voto di fiducia al Senato si compie un autentico delitto contro lo stato di diritto – sostengono – Si sta realizzando l’antico sogno della Loggia P2 di oscurare i poteri di controllo. Non basta più indignarsi, per questo è necessario promuovere immediatamente una grande, unitaria manifestazione nazionale contro la macelleria politica e sociale in atto e raccoglieremo da oggi le firme per promuoverla». Per il 16 giugno, è stata indetta un’assemblea straordinaria di Articolo21, «per definire modi e tempi della iniziativa unitaria e delle azioni legali in sede nazionale e internazionale».

SCIOPERO – L’ultimo giorno di esame del disegno di legge sulle intercettazioni sarà la giornata del silenzio per la stampa italiana. Lo sciopero generale dei giornalisti, secondo quanto rileva il segretario della Federazione della stampa, Franco Siddi, al momento è previsto per il 9 luglio prossimo, ma la data potrà cambiare a seconda del calendario di esame del provvedimento.

(Tratto da Latina24Ore)