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Le pallottole contro l’Ispettore di Polizia a Lenola in provincia di Latina. Se, se, se, se, se, se…

SE, SE, SE, SE, SE, SE…

Se tanto mi dà tanto, non dovrebbe essere difficile risalire ai mandante ed esecutori dell’attentato ai danni dell’autovettura dell’Ispettore di Polizia a Lenola.

Questo è il secondo grave attentato perpetrato a Lenola, dopo quello avvenuto ai danni dell’ex sindacalista Giuseppe Savani, contro persone che in un modo o in un altro esercitano la loro attività a Fondi.

Noi non presumiamo di insegnare alcunché a chicchessia e ci auguriamo che almeno quest’ultimo non finisca come il primo, senza scoprire quanto meno gli esecutori, se non il o i mandanti.

Pallottole contro la macchina dell’ispettore.

Nel primo attentato, quello appunto contro Savani, fu usata la benzina; nel secondo, le pallottole.

Cresce il livello.

Fondi.

L’Ispettore presta la sua attività a Fondi e gli inquirenti sanno di cosa si è occupato toccando probabilmente qualche nervo scoperto.

Non vogliamo saperlo ed è giusto, per la serietà delle indagini, che nessuno lo sappia.

Ma, se per caso, dovesse trattarsi di traffico di sostanze stupefacenti (e qua aggiungiamo mille se, se, se, se, se, se… ), gli stessi inquirenti sanno bene chi monopolizza il mercato sul territorio.

In tal caso, le pallottole porterebbero la firma dell’/degli esecutore/i ed anche del/i mandante.

Se, se, se, se…

Ma, al di là del fatto specifico, è d’obbligo, dopo i tantissimi attentati avvenuti ai danni anche di rappresentanti delle forze dell’ordine, porre una domanda ai Comandi Generali della Gdf, dell’Arma e al Ministero dell’Interno:

fino a quando vogliamo mantenere in piedi questa situazione sul territorio di Fondi (Itri-Sperlonga, Monte San Biagio, Lenola, Fondi)?