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Le attività dell’Associazione Caponnetto nel 2015.Moltissime luci ,con alcune ombre .Le criticità che dobbiamo assolutamente superare nell’anno nuovo

Ben 8 Convegni  fra Napoli,Giugliano  e Caivano in Campania e Pomezia,Latina,Gaeta,Fondi e Frosinone nel Lazio,tutti su tematiche  attinenti ai problemi dei territori o,comunque,di strettissima  attualità che riguardino  la lotta alle mafie ,mai temi generici ,e tutti con la partecipazione ,come relatori ,dei più qualificati  ed attivi  magistrati delle   DDA di Roma e di Napoli ,di altre Procure ,a cominciare dal Procuratore Nazionale Antimafia Dr.Roberti, ed i capicentro delle DIA della Capitale e partenopea , di altri esponenti delle forze dell’ordine e del giornalismo d’inchiesta.
Tutti  condotti dalla  bravissima  ed a noi molto cara Rita Pennarola,Capo Ufficio Stampa  dell’Associazione Caponnetto.
Decine di delicate inchieste  terminate e consegnate a chi di dovere ed altre in corso e  prossime  alla conclusione.
E poi decine di  costituzioni di parti civili in processi molto importanti,come” Mafia Ostia””,Mafia Capitale,””Caro estinto” a Roma  e “Rimborsopoli” a Napoli   ,contro Cosentino a Santa Maria Capua Vetere ,a Messina ed in altre province in Sicilia ,processi che vedono l’Associazione Caponnetto sempre n prima fila contro le mafie.
E,ancora,tantissime interviste rilasciate  e pubblicate dalle Televisioni e dai giornali nazionali e locali  che hanno voluto conoscere  e rendere noti le nostre attività ed il nostro pensiero su  fatti importanti che riguardano sempre la lotta alle mafie,il funzionamento  degli organismi investigativi e giudiziari ed altri ancora.del Ministero dell’Interno  e delle Prefetture. Per questi ultimi due  ,Ministero dell’Interno e Prefetture,abbiamo sempre esternato  il nostro disappunto per il loro  funzionamento ,stavano per scrivere malfunzionamento,a riguardo soprattutto della prevenzione antimafia ,del trattamento riservato ai Testimoni di Giustizia  e a qualche Collaboratore.Su quest’ultima tematica abbiamo preparato  ed illustrato già a qualche gruppo  parlamentare  che si é mostrato sensibile una nostra proposta ,elaborata dal nostro Ufficio Studi,di modifica della legge che attribuisce alle Prefetture la  competenza  in materia di prevenzione antimafia  con la richiesta di sottrargliela,perché quasi del tutto inadempienti, e con la conseguente attribuzione alle DDA.
Il nostro Ufficio “Ricerche” guidato dal bravissimo Gennaro Varriale ha  redatto vari dossier e “macinato” centinaia di  visure camerali  che ci hanno messo nelle condizioni di  entrare nei meandri del malaffare  e di metterlo a nudo.
Insomma,un’attività  massiccia e  di  spessore tutta basata  sull’INDAGINE  e sulla DENUNCIA  ,rifuggendo da quella retorica che  appartiene ad altri soggetti  completamente diversi da noi ed avulsi dall’antimafia dei FATTI  e NON  delle chiacchiere e degli slogan .O ,anche,degli affari.
Dobbiamo però,lamentare anche delle criticità che sono apparse evidenti in questo anno ,criticità  che dobbiamo assolutamente eliminare nell’anno che si avvicina.
Non siamo stati in grado,ad esempio,di avviare  alcuna  attività significativa  di indagine  su territori delicati ed insidiati dalle mafie,quali sono l’area del Viterbese,quella del Frosinate e quella della Penisola Sorrentina .
Ciò  ci ha impedito di aprire dei focus  in  maniera da attrarre su quelle aree  l’attenzione degli organismi istituzionale preposti.Il nostro cruccio.
Il 2016 dovrà servirci per  rafforzare e qualificare meglio le strutture  locali di quelle aree in modo da poter essere  più aggressivi  nei confronti delle mafie che vi  si sono insediate  grazie anche ,a parte le probabili complicità  di parti delle istituzioni e della politica, anche delle nostre carenze.Stentiamo a  far capire a TUTTI  che laddove non é attiva  l’Associazione Caponnetto ,la quale ,con le sue denunce,obbliga  le istituzioni a fare il loro dovere,queste sono spesso carenti  e le mafie possono fare il bello e cattivo tempo.
Tempo al tempo  e dovremo risolvere in un modo o nell’altro anche questo problema .L’Associazione Caponnetto non può permettersi  di contribuire  a mantenere  in vita delle aree critiche.Ne andrebbe del suo prestigio  e,soprattutto,tradirebbe  le speranze e le attese  di tantissima gente che,a tutti i livelli ,anche altissimi,confidano nel suo aiuto e nella sua collaborazione concreta .
Tanti anni fa  un alto Ufficiale della DIA che  venne a trovarci ci disse cosa illuminante ,una frase che é rimasta scolpita nella nostra mente e che  é rimasta la nostra bandiera di combattimento:” I magistrati  non hanno bisogno di trattati di storia ,di sociologia o di politica.Essi hanno bisogno ,invece,di  FATTI  e DI NOMI E COGNOMI”.Nessuno DEVE dimenticare  che non a caso noi portiamo  il nome di un grade Magistrato e che fino ad ieri abbiamo avuto come Presidente onorario un altro grande Magistrato mentre ora abbiamo al suo posto uno dei più rinomati avvocati italiani che era amico di Falcone e Borsellino  e protagonista dei più grandi processi di mafia in Italia. Significativo,no?