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L’Associazione Caponnetto a proposito delle dichiarazioni del Prefetto di Napoli sui 27 comuni in odor di camorra

comunicato stampa

27 Comuni del Napoletano sotto osservazione per camorra – L’Associazione  Caponnetto chiede al prefetto Gerarda Pantalone di fare chiarezza

 

In che modo si stanno svolgendo le procedure di “monitoraggio” adottate dalla Prefettura di Napoli in ben 27 Comuni, secondo quanto dichiarato dal prefetto Gerarda Maria Pantalone lo scorso 23 marzo dinanzi alla Commissione Parlamentare Antimafia? E in proposito, perché non è mai giunta risposta alle incalzanti segnalazioni su presunte irregolarità verificatesi, o in atto, all’interno delle stesse Commissioni d’accesso, pur già rivolte alla stessa Prefettura ed all’Autorità giudiziaria?

 

E’ quanto chiede al prefetto Pantalone l’Associazione Antimafia Caponnetto, cui sono pervenuti in copia quegli stessi esposti al calor bianco, tutti con circostanze precise, nomi e cognomi, in merito a possibili anomalie nell’operato di quelle Commissioni in diversi Comuni, con “prescrizioni” che non sarebbero mai state eseguite, senza contare poi la mancata adozione dell’invio di Commissioni in altre amministrazioni comunali fra quelle “sotto monitoraggio”.

 

Il prefetto Pantalone – chiede la Caponnetto – a fronte di dichiarazioni tanto rilevanti come quelle rilasciate all’Antimafia, chiarisca quali sono, Comune per Comune, le misure adottate dalla Prefettura nei 27 municipi riconosciuti a pesante rischio camorra. E faccia conoscere ai cittadini, ferme restando le esigenze di riservatezza, composizione ed operatività delle Commissioni stesse. 

 

Non vorremmo – conclude la nota – che  potesse accadere quanto è stato già segnalato e documentato in passato per Comuni come Gragnano o Santa Maria La Carità, dal momento che lo stesso prefetto Pantalone ammette dinanzi all’Antimafia che è preoccupata per la “continuità” e la “rigenerazione” riscontrate nel personale politico ed amministrativo all’interno di Comuni già sciolti per camorra.

 

La Caponnetto, nel sollecitare al prefetto una costante e trasparente attività di informazione sulle attività connesse al monitoraggio dei 27 Comuni, auspica che il caso venga sollevato attraverso opportune interrogazioni parlamentari ed eventualmente anche con eventuali indagini della magistratura competente.

 

 

Roma, 2 aprile 2016

Ufficio stampa Associazione Antimafia Caponnetto

Domina Comunicazione

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