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L’arresto di Giuseppe Saggese

Ma la paura è che questo versamento (di cui le casse comunali hanno tanto bisogno) potrebbe slittare ancor di più. E le vicende giudiziarie non aiutano certo a pensare bene.
La Tributi Italia, va precisato, non incassa i soldi dell’Ici (che invece riscuote la Equitalia), altrimenti la somma dovuta sarebbe stata molto, ma molto più alta.
«In ogni modo – spiega il sindaco Michele Marini – va detto che la Tributi Italia è subentrata alla Ipe e, dunque, non ha avuto l’affidamento della concessione. Anzi, al momento è in via di definizione il procedimento di gara per l’individuazione del nuovo gestore (visto che il servizio è scaduto proprio da pochi mesi)».
Per la cronaca va detto che Giuseppe Saggese, titolare di Tributi Italia, una delle società che compongono la «Nettuno Servizi» è stato arrestato la settimana scorsa e ora è agli arresti domiciliari nella sua casa di Rapallo, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al peculato, mossa nel corso delle indagini della procura di Velletri e della guardia di finanza. L’ipotesi è che la «Tributi Italia spa» non abbia versato ai comuni per i quali svolge il ruolo di concessionario per il ritiro delle tasse o, come nel caso della Nettuno, partecipi a società con capitale misto, diversi milioni di euro di versamento di imposte come Ici, Tarsu, e Tosap. In un comunicato stampa la «Tributi Italia spa» si dichiara totalmente estranea dalle attività di Giuseppe Saggese, che affermano non ricopre più ruoli dal 2001.
Saggese era già stato arrestato nel 2001 per un’indagine simile a Pomezia. Da allora si era dimesso da ogni incarico attendendo la fine dei processi pendenti a suo carico, ma secondo gli inquirenti sarebbe sempre rimasto dietro l’amministrazione della società.
(Tratto da Il Messaggero)