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La scorrettezza di certa stampa pontina. Non pubblica il comunicato dell’Ass. Caponnetto e di tutto quanto dichiarato a SKYTG24 da Carmine Schiavone coglie solamente la parte che riguarda i siti avvelenati pontini ignorando il fatto che quasi tutti le verdure, la frutta, i latticini e quant’altro arrivano nel Lazio per lo più dalla Campania avvelenata

UN’INFORMAZIONE INCOMPLETA IN PROVINCIA DI LATINA SULLA STORIA DEI VELENI SPARSI DAI CASALESI SECONDO IL RACCONTO DI CARMINE SCHIAVONE
Tutti in provincia di Latina alla ricerca dei luoghi pontini dove i casalesi hanno interrato rifiuti tossici, ma nessuno si preoccupa del fatto che, anche se questi dovessero essere individuati, il problema non sarebbe risolto in quanto frutta, verdure, latticini ed altro provengono per lo più dalla Campania avvelenata.
Ma che razza di informazione sta in provincia di Latina?
E nessuno si preoccupa del danno già fatto e dei responsabili, diretti od indiretti, che l’hanno provocato???
Cominciamo a chiedere di individuare sindaci, prefetti, questori, comandanti vari, procuratori, presidenti delle giunte regionali e ministri che sapevano e non hanno fatto niente per stroncare i traffici loschi della camorra, per denunciarli all’AG, farli processare e condannare prima che la prescrizione li metta tutti al sicuro.
Sarebbe una lezione per tutti gli altri ed uno stimolo a dedicarsi di più alla cura degli interessi collettivi così come tutti hanno giurato e giurano di fare prima di iniziare le loro carriere.
E certa stampa pontina sia più accorta e meno di parte nel dare informazione, la quale dovrebbe essere più completa e corretta, se vuole assolvere compiutamente al ruolo cui essa è chiamata.
Schiavone ha parlato di 5 milioni di morti, di persone, cioé, avvelenate a causa di quegli interramenti e che stanno già morendo e/o moriranno.
Come pure ha parlato di 500 milioni al mese che egli avrebbe pagato, come cassiere del clan, a magistrati e forze dell’ordine.
Noi, ovviamente, ci auguriamo che non sia vero, ma, comunque,
delle due una:
o egli dice il falso e quindi egli va messo sotto processo per calunnia ed arrestato, o, se avesse detto la verità, in galera debbono andare a finire tutti quelli che egli dice di aver corrotto e che, quindi, non hanno fatto il proprio dovere.
Noi abbiamo chiesto al Procuratore nazionale antimafia Roberti ed ai Procuratori di Roma, Napoli, Campobasso, Latina e Frosinone di disporre l’acquisizione della cassetta contenente l’intervista durata circa 2 ore di Carmine Schiavone a Chiara Cerqueti di SKyTG24 e di agire di conseguenza.
Perché la stampa non ne parla ed ha ignorato il comunicato dell’Associazione Caponnetto?
E’ informazione corretta questa?
LA SEGRETERIA DELL’ ASSOCIAZIONE CAPONNETTO