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LA POLITICA CASERTANA SOTTO AI PIEDI DELLA CAMORRA.

LA POLITICA CASERTANA SOTTO AI PIEDI DELLA CAMORRA. La staffa del giudice nell’ordinanza Jambo: “Michele Zagaria mattatore grazie alle sue eccezionali capacità di infiltrazione nella politica e nell’imprenditoria di questa provincia”

Si tratta della degna chiusura di un documento giudiziario che abbiamo commentato, riga per riga, negli ultimi 8 mesi e mezzo rappresentando secondo noi, una testimonianza concreta fondamentale per capire come si sono sviluppati e con quale linguaggio sono stati consolidati i rapporti tra i criminali, gli imprenditori, anch’essi criminali, e i politici ancora più criminali dei criminali e degli imprenditori criminali

CASAPESENNA/TRENTOLA – E’ una chiusura emblematica quella che oggi Casertace fa del suo lungo lavoro, durato quasi 8 mesi e mezzo, partito il 14 dicembre 2015, giorno della retata relativa all’inchiesta relativa sul centro commerciale Jambo.

Pubblichiamo l’ultima pagina di questa maxi ordinanza firmata dalla gip del tribunale di Napoli Federica Colucci di più di 600 pagine. Si tratta delle motivazioni che il giudice adduce per spiegare la decisione di applicare la misura cautelare in carcere, che si va ad aggiungere a molte altre speculari che gli gravano addosso, a carico di Michele Zagaria, uno dei 3 capi reali del clan dei Casalesi.

Al di la delle parole che il giudice attinge dalla sua indubbia sapienza tecnico giuridico, ci colpisce una frase che tutto sommato non rappresenta una grande novità per coloro i quali la leggeranno ma che second noi va sempre ricordata dato che rende l’idea precisa di quella che è stata non solo la camorra, ma anche la politica e tutti gli apparati economici, motori di una società casertana profondamente malata.

Tutte le risultanze delle indagini compendiate nella presente ordinanza – scrive la gip Colucci – convergono a delineare la sua figura di capo carismatico del clan dei casalesi, con eccezionali capacità di infiltrazione nel settore politico ed imprenditoriale.”

“Eccezionale”: questo è l’aggettivo utilizzato. Una parola che nel suo senso letterale non è, di per se, enfatica ma attesta la originalità, la diversità rispetto a una forma ordinaria, convenzionale, normale di comportamento. Lui, Michele Zagaria è divenuto una sorta di mattatore delle dinamiche che hanno a che fare con il controllo di enormi quantità di pubblico danaro.

E’ riuscito in tutto questo perchè, prima di controllarla, fino a quasi dominarla, ha compreso, fino al suo midollo bacato, senso, carattere e diffuse intenzioni della politica casertana.

G.G.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLA MOTIVAZIONE LEGATA ALL’ORDINANZA DI ARRESTO PER MICHELE ZAGARIA SULL’AFFARE JAMBO

9.32 Zagaria Michele

Risponde dei capi a), b), c), e), g), h), i), l), o), p), q), r), s), t), u), v), w), x), y), z), aa), bb), cc).

Sussiste un grave quadro indiziario per tutti i reati a lui contestati, ad eccezione dei capi g) ed i).

Tutte le risultanze delle indagini compendiate nella presente ordinanza convergono a delineare la sua figura di capo carismatico del clan dei casalesi, con eccezionali capacità di infiltrazione nel settore politico ed imprenditoriale.

La lunga latitanza durante la quale ha continuato a dirigere indisturbato il clan evidenzia un più che concreto pericolo di fuga.

La capacità criminale dimostrata nel lungo arco temporale della sua affiliazione prima e leadership poi nel clan dei casalesi, evidenzia un pericolo di reiterazione dei reati certo ed attualissimo.

La misura cautelare in carcere si appalesa la unica in grado di prevenire le esigenze cautelari ravvisate ed è certamente proporzionata rispetto alla gravità del reato contestato ed alla pena che si ritiene possa essere irrogata.

PUBBLICATO IL: 26 agosto 2016 ALLE ORE 13:40

fonte:www.casertace.net