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La guerra mafia-’ndrangheta si sposta in Canada: già 30 uccisi

 La guerra mafia-’ndrangheta si sposta in Canada: già 30 uccisi

Il Corriere della Sera,  Martedì 18 ottobre 2016

La guerra mafia-’ndrangheta si sposta in Canada: già 30 uccisi
A uno a uno vengono decimati i membri del clan Rizzuto: l’ultima vittima è Vincenzo Spagnolo, freddato da numerosi colpi sulla soglia della sua abitazione a Montreal

di Guido Olimpo

WASHINGTON – Li stanno decimando, tutti membri del clan Rizzuto, l’organizzazione italo-canadese legata alla mafia siciliana. Gli ultimi proiettili li hanno scaricati su Vincenzo Spagnolo, 65 anni, a Montreal. Erano circa le 17.30 di sabato quando hanno suonato alla porta della sua residenza di Laval. Lui, che era in casa con la moglie, è andato ad aprire ed è stato colto di sorpresa da un killer che ha sparato numerosi colpi. L’assassino, sulla ventina, indossava qualcosa di scuro ed aveva il capo coperto forse da un cappuccio.

 

Siciliani in difficoltà

Vincenzo Spagnolo – segnalano gli esperti canadesi – è sempre stato uno dei migliori consiglieri dei Rizzuto, al fianco dei capi storici, oggi deceduti, ed in contatto con la cerchia del boss Vito, attualmente in prigione. Proprietario di alcuni locali piuttosto noti, a volte punto di ritrovo per le riunioni della «famiglia», la vittima sembra che non fosse coinvolta direttamente negli affari del gruppo, però aveva una posizione di rilievo. Era una figura molto ascoltata in un’arena destabilizzata dalle faide. Il fatto che lo abbiano eliminato è una nuova conferma delle difficoltà dei «siciliani», guidati da Stefano Sollecito, davanti all’assalto della N’Drangheta calabrese, all’offensiva per conquistare spazi. Almeno questo è la convinzione di quanti studiano il fenomeno. Le medesime fonti sottolineano che i Rizzuto potrebbero cercare di rispondere anche se la loro forza appare ridimensionata. E l’omicidio di Spagnolo prova la determinazione degli avversari.

 

 

La lunga lista

L’agguato è parte di una guerra tra bande criminali che ha portato all’eliminazione di una lunga lista di persone, quasi una trentina. Alcuni liquidati in Canada, altri all’estero, dal Messico all’Italia, con serie di «contratti» eseguiti da sicari. In maggio era stato freddato a bordo del suo Suv, Rocco Sollecito. Quindi avevano preso di mira un altro elemento, Marco Pizzi, che però è riuscito a sfuggire agli assassini. Agguati accompagnati da attacchi incendiari contro bar o ristoranti. Una lotta nella quale hanno un ruolo importante – come braccio armato – alcune gang di motociclisti.