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La gestione del “caro estinto” nella Capitale ed in provincia di Roma nelle mani di pochissimi soggetti? Su 500 imprese funebri circa si dice che quelle fortunate siano più o meno 2-3 le quali, oltretutto, gestirebbero anche le camere mortuarie di ospedali e cliniche. E’ legittimo tutto ciò? Procura e Squadra Mobile stanno indagando, ma deve intervenire la Regione Lazio. Un invito dell’Associazione Caponnetto al Governatore Zingaretti: disponga subito un’inchiesta e faccia chiarezza stabilendo delle regole precise, prima che falliscano tutte le altre imprese… ”sfortunate”

In Campania quando si parla di “caro estinto” si trova quasi sempre la camorra.
Nel Lazio non si sa, a volte si sospetta, a volte no.
Nella Capitale il fenomeno assume contorni diversi.
Può darsi che ci sia anche qualche fruitore che parla… calabrese, ma quello che appare, almeno attraverso qualche convegno sindacale degli operatori del settore, è… la” politica”.
Poi, se dietro a questa c’è dell’altro, non spetta a noi scoprirlo.
A Roma c’è finalmente dopo l’arrivo del Procuratore Pignatone un’ottima Procura della Repubblica e c’è anche un’ottima Squadra Mobile e, quindi, pensiamo di stare in buone mani.
Il problema è che, oltre all’intervento di queste, c’è bisogno, a nostro avviso, anche di quello della Regione Lazio perché non è possibile continuare a tollerare, con circa 500 imprese funebri esistenti nella Capitale, che siano solamente 2-3 quelle che gestiscano tutto il servizio, compreso quello delle camere mortuarie degli ospedali pubblici e delle cliniche.
Oltre all’eventuale aspetto di natura penale, c’è, quindi, l’esigenza di fare chiarezza e di stabilire delle regole precise tenendo conto dell’interesse generale.
E questo non è compito della Magistratura ma dell’Amministrazione pubblica che in questo caso sono la Regione ed anche il Comune, quindi il Governatore Zingaretti ed il neosindaco Marino.
Non riuscivamo a credere alle nostre orecchie quando ci è stato riferito quanto avviene ed abbiamo voluto vedere qualche carta per convincerci che è proprio come ci è stato raccontato.
Ospedali e cliniche nella Capitale e nella provincia fanno gestire le proprie camere mortuarie a soggetti che farebbero capo a poche imprese funebri, mentre tutte quante le altre restano escluse dal giro e stanno rischiando di chiudere.
Ci fermiamo qua perché ci sono delle indagini in corso e noi in casi del genere non creiamo mai difficoltà agli inquirenti soprattutto quando sappiamo della loro serietà.
Ma non è ad essi che ci rivolgiamo, ma al Governatore Zingaretti, che, peraltro, pare che abbia mantenuto nelle sue mani la delega dell’Assessorato alla Sanità nel Lazio:
disponga immediatamente un’indagine da parte degli Uffici della Regione Lazio su tutta la gestione del “caro estinto” nella Capitale e in provincia di Roma perché è veramente incredibile quanto si sta verificando da tempo.
Stiamo seguendo l’evolversi dei fatti con particolare attenzione e continueremo ad interessarcene.