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La “diversità” dell’Associazione Caponnetto.Una raccomandazione a tutti gli iscritti.

Mai  come in un periodo ,qual’é quello che stiamo vivendo nel nostro Paese, in cui c’é ,da parte di taluni ambienti ,un attacco violento contro la  cosiddetta antimafia sociale,é  necessario marcare la nostra “diversità”.
Noi abbiamo la grande responsabilità,unica,di essere i portatori di grandi valori morali e civili,avendone assunto peraltro il nome,di uno dei più grandi Magistrati italiani,di un Uomo  ,che ha dato lustro al Paese,che ha combattuto la mafia ed é morto combattendola fino alla fine dei suoi giorni.
Non possiamo,quindi,permetterci di sbagliare perché,altrimenti,offenderemmo la sua memoria ed i valori che egli ci ha tramandato.
Per difendere appunto questi valori noi abbiamo deciso,pur sapendo di dover pagare prezzi altissimi come in effetti stiamo pagando, sin dalla nostra nascita di NON legarci ad alcun carro,né politico né di altra natura e di bandire la retorica per impostare tutto il nostro modo di essere e di agire su tre elementi fondamentali:
!’INDAGINE,
la DENUNCIA,
la PROPOSTA.
Paolo Borsellino diceva che é un errore imperdonabile il pensare che tutto il peso della lotta alla mafia debba essere accollato sulle sole spalle della magistratura e delle forze dell’ordine.
E noi.,non dimentichiamolo mai,veniamo da quella scuola in quanto parlare di Borsellino,significa parlare di Falcone  e di Nino Caponnetto,il pool,un unicum.
Questo non dimentichiamolo mai!
La “diversità “ nostra deriva tutta di là.
Eredi,quindi,di questa pesante eredità morale,non possiamo  permetterci di sbagliare deviando dal nostro compito principale che é unicamente la lotta alle mafie.
Compito nostro é INDAGARE,DENUNCIARE (NOMI E COGNOMI ) aiutando la Magistratura come  chiedeva implicitamente Paolo Borsellino e PROPORRE  idee,soluzioni,iniziative,attività,azioni legislative,modifiche legislative  e tutto quanto rende meno difficile ed efficace l’azione contro le mafie anche sul versante della formazione delle leggi antimafia.
L’obiettivo prioritario nostro é quello di stanare,individuare e denunciare presenze ed attività delle mafie nella vita del nostro Paese,delle nostre regioni,dei nostri comuni. Se non facciamo questo non abbiamo nessuna ragione di esserci.
Punto.
Chiunque esse siano e dovunque siano,senza guardare in faccia a nessuno,partiti,caste,gruppi,singoli.
Possiamo capire quando,inoltre,uno dei nostri  iscritti incentri la sua attenzione ANCHE su fatti macroscopici di corruzione e di malaffare politici ed amministrativi ed anche la nostra Segreteria nazionale si é resa autrice di denunce di questo genere come quello del “Caro estinto” a Roma,della gestione di Autorità Portuali, gestione dell’etere,ecologia della politica e così via,casi di una certa rilevanza,non solo locale e che comunque sono inquadrabili come fatti che si ispirano ad una filosofia  di  stampo mafioso.
Ma non capiremmo di certo riferimenti a fatti  di scarsa rilevanza – la fontanella che non scorre,la condotta otturata,il muro che rischia di cadere ecc.- fatti che riguardano più la sfera politico-amministrativa che non quella della lotta alle mafie.
E’ necessario evitare di dare l’impressione di voler fare la lotta politica  a favore di una fazione contro un’altra perché questo svilirebbe l’immagine ed il ruolo di un’Associazione antimafia seria e che peraltro si fregia di un grande nome.
Questo lasciamolo fare ad altri,se vogliono.
Noi non siamo un partito,nè abbiamo ,pertanto,bisogno di consensi interessati e di truppe cammellate.
Noi siamo obbligati,per le ragioni sopraesposte,ad essere “ ALTRO” ed “ALTO” ed abbiamo,quindi,necessità di QUALITA’ e NON  di  quantità.Non possiamo giocarci il prestigio ed il rispetto che ci siamo guadagnati in quindici anni di duro lavoro,oltre che con il nome che portiamo,anche con i sacrifici che abbiamo fatto e facciamo ed i rischi che corriamo continuamente.