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La Caponnetto propone di trasferire competenze di prevenzione antimafia dalle Prefetture alle DDA

 

Le proposte della Caponnetto per il trasferimento delle competenze in materia di prevenzione antimafia dalle Prefetture alle Dda

L’ufficio studi dell’Associazione Antimafia Antonino Caponnetto ha elaborato un articolato documento nel quale si propone di trasferire le competenze in materia di prevenzione antimafia dalle Prefetture alle Direzioni Distrettuali Antimafia.

«Gli eventi giudiziari anche recenti – si legge nel documento – stanno dimostrando come le azioni dei prefetti risultino, di fatto, sterili nel fine e spesso appaiono portatrici di una mera legalità formale, mentre la violazione della legalità sostanziale viene accertata solo grazie all’intervento della Magistratura penale e, quindi, solo quando oramai i reati sono stati consumati con gravi danni alla collettività amministrata». «Al riguardo, a solo titolo esemplificativo, basta richiamare l’inquietante vicenda delle infiltrazioni camorristiche nell’azienda ospedaliera di Caserta», dove era stata inviata una commissione d’indagine per effettuare l’accesso antimafia.  «Invero – prosegue il testo della Caponnetto – come si legge dal decreto firmato dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano del 11.03.2014, veniva accertata dal prefetto di Caserta l’insussistenza dei presupposti per lo scioglimento dell’Azienda e addirittura l’insussistenza delle condizioni per l’adozione di altri provvedimenti di cui al comma 5 dell’art. 143 del D.Lgs. 267/2000».

Alla luce di questi ed altri numerosi, analoghi episodi, la Caponnetto ha maturato la convinzione che l’attività di prevenzione antimafia nei confronti dei fenomeni di infiltrazione mafiosa negli enti locali e nei confronti delle imprese affidatarie di appalti pubblici non può più essere gestita da questa categoria di funzionari statali, perché l’unico e forse l’ultimo organismo dello Stato che si è dimostrato in grado di agire efficacemente per tutelare la legalità resta la Magistratura penale.

La Caponnetto ritiene pertanto improcrastinabile la necessità di apportare modifiche alla vigente legislazione antimafia nella parte concernente la competenza dei prefetti, per trasferirla ai Procuratori della Repubblica, titolari di sedi ove sono attive le Direzioni Distrettuali Antimafia. Per tali finalità l’Associazione ha eseguito un approfondito esame della legislazione correlata all’esercizio dei poteri di prevenzione antimafia affidati ai prefetti, elaborando le proposte modificative delle stesse.

 

 

 

Roma, 7 aprile 2015                                       

 

Associazione Antimafia Caponnetto

Ufficio stampa Voce delle Voci onlus

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