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La camorra si serve anche di false cooperative

ESCLUSIVA CASERTACE. CAMORRA, JAMBO E FALSE COOP. Uno per uno i 29 soci della cooperativa Gruppo Italia, governata al 100% dal boss Michele Zagaria 

In calce alla nostra breve presentazione, il capo L dell’ordinanza

Giuseppe Petrillo e Michele Zagaria

CASERTA – Verrebbe da dire che alla stessa conclusione a cui è arrivata la gip che ha firmato l’ordinanza dei 24 arresti e dei 50 indagati sulla autenticità della cooperativa Gruppo Italia scarl di produzione e lavoro anche per tante altre cooperative, forse la maggior parte di cooperative che operano nella provincia di Caserta e pur non essendo controllate della camorra, come questa appena citata, tutto sono fuorchè cooperative visto che in realtà dietro di loro c’è un dominus, nel caso della Gruppo Italia Michele Zagaria, nel caso di tante coop casertane pseudo imprenditori di accatto in realtà sfruttatori e truffatori.

Fatta la premessa, riteniamo molto importante il capo L dell’ordinanza a firma della dottoressa Federica Colucci, perchè la coop Gruppo Italia viene passata sotto la lente d’ingrandimento. L’ipotesi di reato riguarda lo stesso Michele Zagaria e Giuseppe Petrillo, riferimento principale della coop. Ma dentro a questa formulazione che il giudice fa “ai soli fini della formale contestazione e non a fini cautelari” ci sono anche i nomi di tutti quelli che, in diversi momenti, hanno partecipato come soci e assumendo anche delle cariche, della coop targata Michele Zagaria. Precisamente 29 persone, tutte menzionate nell’ordinanza.

G.G.

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLO STRALCIO

 

PETRILLO Giuseppe e ZAGARIA Michele

(fatti del 2003, ai soli fini della formale contestazione e non a fini cautelari)

I) per il delitto p.p. dagli articoli 110, 81 cpv., 61 nr.2 e c.p., 12 quinquies legge 356/92, 7 D.L. 152/91, perché in concorso e previo accordo fra loro e con altri in corso di identificazione, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, al fine di eludere la normativa in materia di misure di prevenzione patrimoniale antimafia nonché la normativa antiriciclaggio: 1) costituivano una fittizia cooperativa di produzione e lavoro – nella sostanza del tutto aliena dai principi cooperativistici – denominata Gruppo Italia società cooperativa di produzione e Lavoro, C.F. 0298691010616 operante nel settore delle pulizie, disinfestazione, derattizzazione, sanificazione ed altro; 2) attribuivano fittiziamente, nel corso del tempo:

nel 2003 a PETRILLO Giuseppe, DELLA MEDAGLIA Anna, IULIANO Raffaella, SIBONA Maria, DI SIVO Rossella, SICILIANO Maurizio, MUNNO Valentina, PACIELLO Maria, CELESTINO Teresa, SIBONA Michelina, BRACCIO Vincenza, AMMUTINATO Annunziata, TAMMARO Concetta, ESPOSITO Nunzia, POSILLIPO Salvatore; nel 2004 a PETRILLO Giuseppe, MESSINA Vittoria, DELLA MEDAGLIA Anna, IULIANO Raffaella, SIBONA Maria, DI SIVO Rossella, SICILIANO Maurizio, MUNNO Valentina, PACIELLO Maria, CELESTINO Teresa, SIBONA Michelina, BRACCIO Vincenza, AMMUTINATO Annunziata, TAMMARO Concetta, ESPOSITO Nunzia, POSILLIPO Salvatore; nel 2005 a DI SIVO Rossella, IULIANO Raffaella, PACIELLO Maria, SIBONA Maria, RAZAFIHARIMANATSAR NOROSOA Sandra, MAZZEO Mario, MUNNO Valentina, ESPOSITO Nunzia, AMMUTINATO Annunziata e TAMMARO Concetta; nel 2006 a ARDENTE Angelo, PETRILLO Giuseppe, SIBONA Maria, AMMUTINATO Annunziata, TAMMARO Concetta, ESPOSITO Nunzia, LOMBARDI Elisabetta, SALZILLO Carmela, MANCA Leila; nel 2007 a ARDENTE Angelo, PETRILLO Giuseppe, SIBONA Maria, AMMUTINATO Annunziata, TAMMARO Concetta, ESPOSITO Nunzia, LOMBARDI Elisabetta, CIOFFI Anna, SIBONA Anna, SIBONA Pasqualina; nel 2008 a ARDENTE Angelo, PETRILLO Giuseppe, SIBONA Maria, SALZILLO Carmela, MANCA Lelia, SIBONA Anna, CIOFFI Anna, ALBERINI Patrizia, BRACCIO Vincenza, LOMBARDI Elisabetta; nel 2009 a MANCO leila, PETRILLO Giuseppe, SIBONA Anna, CIOFFI Anna, ALBERINI Patrizia, CIFINELLI Tiziana, RUSSO Ramilo Giovanna, LOMBARDI Elisabetta, SALZILLO Carmela; nel 2010 a ALBERINI Maria Flora, PETRILLO Giuseppe, LUTSENKO Iryna, SALZILLO Carmela, MANCO Leila, LOMBARDI Elisabetta, SIBONA Anna, CORBO Maria Giovanna, CIOFFI Anna, nel 2011 a LOMBARDI Elisabetta, PETRILLO Giuseppe, SIBONA Anna, MANCO Leila, SALZILLO Carmela, LUTSENKO Iryna, CIOFFI Anna, ALBERINI Maria Flora, CORBO Maria Giovanna

la qualifica di soci di detta società cooperativa nonché ad PACIELLO Maria, SIBONA Anna, LOMBARDI Elisabetta, GARGALINI Vincenzo, ARDANTE Angelo, IULIANO Raffaella, DI SIVO Rossella, POSILLIPO Salvatore, DELLA MEDAGLIA Anna, MESSINA Vittoria e PETRILLO Giuseppe la qualità di amministratori di diritto della stessa, nonché di componenti del cda, essendo il solo Petrillo, in accordo con Michele ZAGARIA a gestire la società in questione;

Tutto ciò facevano, essendo la predetta Gruppo Italia società cooperativa di produzione e Lavoro nella assoluta e concreta disponibilità di Michele ZAGARIA capo del clan dei casalesi, condannato per associazione di stampo mafioso nonché indagato ed imputato in plurimi procedimenti penali per aggravati ai sensi del D.L. 152/91.

Infine, reiteratamente, fittiziamente attribuivano gli utili (anche in nero) delle predette società ai predetti soci di diritto, così come risultava dai bilanci depositati ovvero dalle dichiarazioni dei

redditi, mentre invece la maggioranza degli utili veniva attribuita occultamente e concretamente a Michele ZAGARIA.

Con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di favorire l’organizzazione, camorristica capeggiata da ZAGARIA, associazione indicata sub a), che, attraverso la disponibilità occulta di proprie imprese, accresceva la sua sfera di influenza economica e politica – acquisendo, direttamente o indirettamente, appalti e distribuendo posti di lavoro – e, inoltre, si rafforzava da un punto di vista economico, potendo ripulire il denaro di illecita provenienza e sottrarlo al pericolo di sequestri e confische, avendo, al contempo, la disponibilità di somme di denaro “ripulite” funzionali alla operatività del sodalizio.

In provincia di Caserta dal 2004 fino al 2012.

PUBBLICATO IL: 13 dicembre 2015 ALLE ORE 23:53